Fatture false, la finanza sequestra beni per 320 mila euro

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Nei giorni scorsi i militari della guardia di finanza di Bassano del Grappa hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip del Tribunale di Vicenza, in relazione ad indagini coordinate dalla procura berica nell’ambito dell’operazione “Lucky Flats”.

Il sequestro ha consentito di cautelare beni per un totale di 320 mila euro e ha riguardato conti correnti bancari ed immobili riconducibili a Claudio Fiorese 48enne di Bassano del Grappa e Massimiliano Mastroianni 52enne di Riese Pio X (Treviso), coinvolti nella gestione di fatto di una società a responsabilità limitata e di tre ditte individuali.

Il provvedimento fa parte di un’operazione congiunta di carabinieri e guardia di finanza che già a marzo aveva portato all’arresto (prima in carcere e poi ai domiciliari) nei confronti dei due indagati per l’ipotesi di reato di emissione di fatture per operazioni inesistenti. Allora l’operazione era saluta agli onori delle cronache perchè aveva scoperchiato un giro di appartamenti dove si esercitava la prostituzione di donne e trans. Da quei reati F.C. ed M.M. avrebbero tratti parecchi benefici, in particolare in quanto reali amministratori di quattro “cartiere”, prive di capacità operativa e utilizzate solo per emettere sistematicamente fatture per operazioni inesistenti.

L’attuale fase dell’operazione ha permesso, con queste premesse, di sottoporre a sequestro saldi attivi in conti correnti bancari che erano formalmente riconducibili alle cartiere, nonché 31.850 in contanti trovati presso l’abitazione di M.M. e la quota parte di un’immobile intestato a quest’ultimo. Sono stati sequestrati anche due appartamenti, formalmente intestati ad una società di persone il cui liquidatore è uno dei prestanome titolari delle cartiere, ma che in realtà erano nella disponibilità di F.C.

L’operazione delle fiamme gialle è stata condotta trasversalmente tanto sotto il profilo amministrativo-tributario quanto quello penale con il conseguente sequestro preventivo del patrimonio finalizzato alla confisca, che è obbligatoria nel caso in cui il procedimento penale si concluda con la condanna degli indagati.