Foglio di via all’ex sindaco no vax di Resana. Non potrà mettere piede a Bassano per tre anni

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Loris Mazzorato in un'immagine pubblicata su un gruppo Facebook che porta il suo nome

La sceneggiata pubblica avvenuta lo scorso 27 gennaio nel giorno della commemorazione delle vittime della Shoa, nel centro di Bassano del Grappa, costa all’ex sindaco di Resana (Treviso), Loris Mazzorato, un foglio di via dallo stesso comune per una durata di 3 anni. Travestito maldestramente da internato di lager nazisti e “armato” di cartelli, aveva manifestato in piazzale Cadorna contro l’obbligo vaccinale e la certificazione verde.

Oltre allo sdegno diffuso suscitato tra le autorità cittadine, il gesto eclatante era valso una segnalazione in Questura, che ha fatto il suo corso. Il 57enne ex amministratore del paese trevigiano, infatti, è da ieri destinatario del “daspo urbano“, firmato dal questore berico Paolo Sartori. Nel foglio di via si parla di “profilo di pericolosità” e possibilità di reiterazione di condotte illecite a giustificare il provvedimento.

Nel giorno internazionale del ricordo del genocidio operato dalla follia nazista della Seconda Guerra Mondiale Mazzorato aveva indossato una sorta di tuta a righe bianche e nere, un caschetto da cantiere con “appuntate” delle siringhe e cartelli che rimandavano alle leggi razziali del 1938. Durante la manifestazione l’uomo aveva poi preso la parola, mostrando una copia della Costituzione della Repubblica Italiana, paragonando la condizione dei deportati nei campi di sterminio a quella dei cittadini che per libera scelta non si sono sottoposti al vaccino. Nessuno gli aveva tolto la parola, ma nonostante questo aveva poi apostrofato e insultato gli esponenti delle forze dell’ordine presenti nel servizio di pubblica sorveglianza.

“Il comportamento tenuto da costui – si legge in una nota della Questura – in un luogo particolarmente significativo come Bassano del Grappa Città Medaglia d’Oro al Valore Militare per la Resistenza e, per di più, nei pressi del Sacrario Militare, aveva provocato il profondo sdegno dell’amministrazione Comunale e dell’intera cittadinanza”. Oltre al daspo dalla città bassanese l’ex sindaco dovrà rispondere a più denunce per vilipendio della Repubblica, delle istituzioni costituzionali e delle Forze Armate. Inoltre, essendosi rifiutato di indossare la mascherina di protezione delle vie aeree, è stato sanzionato con una multa.

La riposta via Facebook: “Insisto nel dire che oggi chi deve tutelare la costituzione si gira dall’ altra parte, permettendo discriminazioni pesantissime, che nemmeno durante l’apartheid venivano applicate. Stanno facendo di tutto per impedirmi di ricandidarmi, specialmente qualcuno a cui do molto fastidio”.