Poletto si ferma, “non mi ricandiderò”. Le reazioni della politica bassanese

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L'inizio di via Matteotti, dove ha sede il Comune, e a destra il sindaco Riccardo Poletto

Niente Riccardo Poletto-bis nel 2019. Alle prossime elezioni amministrative di Bassano del Grappa l’attuale sindaco non si ricandiderà, a renderlo noto è stato lui stesso in un incontro con i media e la Giunta riunita: “La mia decisione è dettata da motivi personali e familiari, legata anche alla mia salute e al benessere dei miei cari”. Per il sindaco l’esperienza, dal 2014 ad oggi, è stata “estremamente gratificante” ma allo stesso tempo estremamente stressante. “Non c’è nessuna ragione politica dietro alla scelta di non presentarmi alle prossime elezioni”, ma lo stress è pesante tanto più in un’epoca “in cui il dibattito politico si è incattivito”. Le scelte e le azioni dell’amministrazione sono state negli ultimi tempi costantemente sotto i riflettori, ben oltre i confini comunali, anche per l’affacciarsi sul dibattito generale delle vicende del recupero del Ponte Vecchio e della decisione della proprietà del Bassano Virtus di fondersi con il Vicenza Calcio, cambiando una rotta già tracciata che prevedeva forti investimenti nelle strutture sportive bassanesi.

Ora la maggioranza, composta oltre che dal Pd dalle civiche Più Bassano e Bassano per Tutti, dovrà cercare un altro volto per le urne in vista nel 2019. “Ho comunicato per tempo la mia scelta, in modo che la nostra maggioranza potesse organizzarsi, e resto a disposizione. Qualunque cosa tra un anno mi sarà chiesta di fare, la farò con spirito di servizio e per il bene della nostra coalizione”. Per il segretario cittadino Luigi Tasca i prossimi mesi sembrano comunque impegnativi: la ricandidatura dell’uscente Poletto a Bassano si dava per scontata. Con lui hanno annunciato che non si ripresenteranno alle elezioni anche due attuali assessori, Linda Munari (Urbanistica) e Angelo Vernillo (Bilancio).

La decisione ha stupito anche gli ex sindaci bassanesi, di destra, sinistra e centro. Per Stefano Cimatti, ex sindaco dell’Udc sempre in quota di un’alleanza fra partiti di centro e centrosinistra, “Poletto ha motivato la sua decisione con ragioni personali e questa decisione va rispettata”. Cimatti ricorda anche, dalla propria esperienza amministrativa, come sia inevitabile che un sindaco con ogni sua scelta scontenti qualcuno. Per l’ex primo cittadino Gianpaolo Bizzotto, che prima di Cimatti aveva governato col centrodestra, l’attuale amministrazione lascerà molte questioni sul tavolo, “dal Ponte al polo Santa Chiara, alla viabilità”, e non vede “molti margini di manovra” per chi verrà. Gianni Tasca, sindaco negli anni ’90 in quota Democrazia Cristiana”, rispetta la decisione di Poletto ma rileva come l’attuale gestione manchi di progetti con cui far sognare la città, “un sindaco non può limitarsi a curare il bilancio”.