Arrestati due pilastri di una banda autrice di sei rapine: si nascondevano nel Vicentino

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Un’operazione su vasta scala ha toccato anche il Vicentino, in particolare Romano d’Ezzelino, sgominando una banda di autori di una serie di rapine tra l’Emilia e il Veneto. Si tratta di due cittadini italiani e due tunisini, non sono state rese note le iniziali, accusati dai carabinieri di aver compiuto almeno sei blitz criminali per un bottino di 51 mila euro. Furono prese di mira nel dettaglio tre farmacie, due negozi e un’abitazione. Gli arresti sono avvenuti trai Caserta e Padova oltre che nel paese del Bassanese, dove due banditi – si tratta della coppia di nazionalità italiana – avevano creduto di trovarsi al sicuro, affittando un appartamento come nascondiglio o, peggio ancora, eleggendolo a base operativa.

L’ordinanza di custodia cautelare in carcere era stata emessa dal gip di Modena in seguito alle indagini sul campo operate dai carabinieri di Sassuolo. I quattro sospettati sono ritenuti indiziati per una gamma di rapine avvenute avvenute tra aprile e maggio scorsi: nella profumeria Caddy’s di Maranello, in due farmacie di Vignola (provincia di Modena) e una del capoluogo di provincia, oltre a un esercizio di Cittadella e un’abitazione privata di Vignola. In questo episodio i quattro malintenzionati si erano finti dei carabinieri per introdursi nella casa privata. Per raggiungere i loro fini, non avevano esitato a malmenare la proprietaria e rinchiuderla a chiave in una stanza.

Secondo quanto reso noto dalle forze dell’ordine la “mente” del gruppo criminale ordinava di noleggiare delle vetture in Campania, per poi raggiungere Emilia e Veneto e rientrare alla base entro 24 ore. I malintenzionati, con i volti travisati, erano soliti fare irruzione armati di pistole, terrorizzando esercenti e clienti per arraffare più denaro possibile e darsi alla fuga. Oltre agli oltre 50 mila euro accertati come proventi delle scorribande in Nord Italia, si sospetta che la banda criminale possa essere responsabile di altre decine di colpi andati a segno, forse anche in altre farmacie del Vicentino viste le modalità analoghe di azione.

Per tutti e quattro i malviventi, che formalmente risultano residenti a Castel Vortuno e dintorni in provincia di Caserta, è scattato l’ordine di detenzione in prigione. L’ipotesi di reato consiste nella rapina aggravata in concorso, da moltiplicare per i sei eventi di cronaca. Risultano tutti pregiudicati e si erano sparpagliati allontanandosi l’uno dall’altro dopo la raffica di rapine messe a segno la scorsa primavera. Tutto ciò non è bastato, però, per depistare gli inquirenti che, con pazienza e tenacia, li hanno identificati e infine raggiunti e ammanettati.