Coppia di anziani mette l’auto in vendita e rischia la beffa: “soccorsi” dai carabinieri

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Una coppia di anziani bassanesi ha rischiato di rimanere con un pugno di banconote in mano e senza chiavi dell’auto, dopo aver utilizzato la piattaforma di commercio on line (il noto portale www.subito.it) e aver incontrato dei giovani probabili truffatori. Per la vendita del veicolo avevano chiesto e solo sulla parola ottenuto 15 mila euro, dando appuntamento di fronte a un’agenzia di pratiche auto per il passaggio di proprietà, a Rossano Veneto. Mentre due dei tre giovani presenti ottenevano le chiavi dell’auto per una presunta “prova su strada”, la ragazza s’intratteneva con i coniugi tentando di liquidarli con 1.000 euro in contanti come acconto, senza però saldare l’intero importo attraverso un regolare bonifico. Le scuse accampate dalla ragazza, una 18enne che risiede a Romano d’Ezzelino, hanno indotto in sospetto i venditori, che hanno avvertito i carabinieri subito intervenuti.

Una vicenda bizzarra che si rischiava di sfociare anche in atti inconsulti, visto che i giovani – uno dei quali si scoprirà poi essere minorenne – avrebbero spintonato di forza il legittimo proprietario del mezzo nel tentativo di darsi alla fuga, prima dell’arrivo di una “gazzella” dei carabinieri bassanesi.

I contatti tra venditori privati e un’acquirente della zona erano avvenuti telefonicamente nei giorni precedenti. All’appuntamento per concludere l’affare, però, si sono presentati in tre, giovanissimi ma che a quanto pare sapevano il fatto loro. Il più “grande” dei tre è poi salito sull’autovettura in prova mentre il più giovane, un 17enne e una ragazza di 18 anni – Z. M. le iniziali – si sarebbero occupati di pratiche e modalità di compravendita del veicolo. I due, tra l’altro, sono risultati essere fratelli, come accertato dai militari. Nel frattempo il terzo complice non faceva ritorno nel parcheggio dell’agenzia, facendo perdere le proprie tracce e ovviamente insospettendo marito e moglie bassanesi che a quel punto richiedevano l’intervento delle forze dell’ordine, temendo di essere vittime di un furto.

I due fratelli vista la malparata sono fuggiti a bordo di una loro vettura, rintracciati poi dai carabinieri nella loro abitazione di Romano d’Ezzelino. Luogo dove è stata trovata e quindi recuperata l’auto di fatto rubata appena poche decine di minuti prima, dopo la perquisizione domiciliare e delle pertinenze intorno al domicilio dei due. La ragazza maggiorenne è stata arrestata e condotta in carcere in attesa del pronunciamento del magistrato di turno, denunciato in stato di libertà al Tribunale dei minori il fratello 17enne, mentre s’indaga per identificare il terzo componente della banda di truffatori.