Maestra d’asilo trovata morta in casa, con una ferita alla testa. Disposta l’autopsia

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L'ambulanza del Suem 118 (Immagine di archivio)

E’ calato il silenzio ieri in un condominio di via Nazionale, a Grumolo delle Abbadesse, dopo che carabinieri, soccorritori in ambulanza e medico legale hanno lasciato uno degli appartamenti della zona. Quello in cui viveva, fino a poche ore prima, Silvia Lobba, una maestra di scuola dell’infanzia ritrovata senza vita, sembra da una vicina di casa. Secondo quanto riporta il Giornale di Vicenza, la morte della donna, che viveva sola, è stata scoperta nel corso della mattinata di martedì.

Il cadavere della 54enne vicentina giaceva sul pavimento, ormai senza possibilità alcuna di rianimazione. Si accenna a una profonda ferita alla testa, evenienza da confermare che dà adito a più ipotesi su quanto sia accaduto nell’abitazione, con priorità al possibile malore con conseguente perdita di equilibrio. L’esame autoptico sul corpo dell’insegnante fornirà sicuramente elementi essenziali agli investigatori per fare chiarezza su quanto accaduto presumibilmente nel corso dell’ultimo week end.

Silvia Lobba viveva da alcuni anni nell’appartamento e lavorava a Torri di Quartesolo. Come gli altri colleghi, negli ultimi due mesi aveva temporaneamente lasciato la sua attività di educatrice dell’infanzia a causa dell’emergenza sanitaria. Secondo i vicini di casa viveva sola, e in caso di malore o di caduta accidentale, quindi, nessuno ha potuto accorgersi della disgrazia che si stava concretizzando nè offrire soccorso.

A rinvenirla proprio una condomina, che avrebbe trovato la porta socchiusa dopo aver tentato invano di ottenere risposta dall’interno. Per poi di trovarsi di fronte uno scenario di sangue che difficilmente dimenticherà.

Un incidente domestico culminato con una caduta sul pavimento oppure su un elemento del mobilio, oppure un malore improvviso a monte della perdita di equilibrio fatale. Su queste tracce lavorano gli inquirenti e in particolare i carabinieri del nucleo investigativo in attesa dei referti autoptici, anche se nessuna ipotesi in casi analoghi viene scartata a priori.