Argentina, registrati segnali di aiuto dal sottomarino disperso

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

Sono sette i tentativi di chiamate satellitari provenienti dal sottomarino argentino disperso nell’Atlantico mercoledì. Sono state registrate tra le 10 del mattino di ieri (sabato 18 Novembre) e le 3 del pomeriggio. Lo rendono noto i media locali citando il Ministero della Difesa argentino. Al momento si sta lavorando per cercare di utilizzare i segnali per determinare la posizione del sottomarino disperso al largo della Patagonia.

Con la collaborazione di una società americana specializzata in comunicazioni satellitari, si sta lavorando per determinare l’esatta posizione del posto dal quale sono stati lanciati i messaggi, e quindi del sottomarino e dei 44 membri dell’equipaggio. Le chiamate, di una durata tra i 4 e i 36 secondi, sono state registrate tra le 10:52 e le 15:42 in diverse basi della Marina, sebbene non siano riuscite a stabilire una connessione.

L’operazione è coordinata dal ministro Aguad, che ha passato l’intera giornata di ieri nella sede del ministero, dopo essere stato a Mar del Plata con le famiglie dell’equipaggio. Il ministro tiene costantemente informato delle operazioni il presidente Mauricio Macri e il capo di Stato maggiore Marcos Pena.

La vicenda sta tenendo con il fiato sospeso tutta l’Argentina e Papa Francesco ha voluto far arrivare ai familiari del personale di bordo un messaggio di conforto. Bergoglio – si legge nel testo – esprime la sua preghiera fervente per i 44 componenti dell’equipaggio del sottomarino Ara San Juan disperso e assicura tutta la sua vicinanza ai familiari e alle autorità militari e civili del Paese in questi difficili momenti”.

Parlando da Chapadmalal, vicino alla base navale di Mar del Plata, stazione abituale del sottomarino il presidente dell’Argentina Mauricio Macri ha assicurato: “c’è il massimo impegno a utilizzare tutte le risorse nazionali e internazionali necessarie per trovare Ara San Juan (questo il nome del battello) il prima possibile”.

Il sommergibile era partito da Ushuaia ed era diretto alla base a Mar del Plata, quando mercoledì mattina a 430 km dalla costa si sono persi i contatti radio. Un buio totale che ha seminato ansia in tutta nazione. Tra le ipotesi in campo, un problema alle comunicazioni, un blackout o un problema elettrico.