Cesare Battisti, giudice dellʼalta corte brasiliana ordina lʼarresto

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Luis Fux, magistrato del Supremo Tribunale Federale brasiliano, ha ordinato l’arresto di Cesare Battisti, il terrorista di cui l’Italia chiede l’estradizione perché sconti l’ergastolo: “Cesare Battisti deve essere arrestato per evitare il pericolo di fuga in vista di un’eventuale estradizione”. Lo ha reso noto la Tv Globo, secondo cui la richiesta è immediatamente esecutiva. Il giudice ha anche revocato una sua stessa ordinanza, emessa ad ottobre dello scorso anno, che garantiva che Battisti non fosse estradato.

L’arresto di Cesare Battisti era stato chiesto dalla procuratrice generale del Brasile, Raquel Dodge, per “evitare il rischio di fuga e assicurare una eventuale estradizione”, secondo un comunicato diffuso dalla stessa Procura.
Il presidente eletto, Jair Bolsonaro, ha assicurato molte volte – l’ultima ieri, ricevendo l’ambasciatore italiano in Brasile – che intende concedere l’estradizione di Battisti, che considera un “piccolo regalo” per il popolo italiano. Un atteggiamento che è stato molto apprezzato da Matteo Salvini. I media brasiliani danno per scontato che i legali di Battisti presenteranno un ricorso contro la decisione di Fux, chiedendo un parere dell’intero Srf.

Ma l’ex terrorista dovrà aspettare la decisione dietro le sbarre.
Al momento il suo legale si è limitato ad un “non comment” dopo aver precisato di non aver ancora avuto accesso agli atti del giudice: “l’ho saputo dai media”, ha detto.

Battisti vive in Brasile dal 2009, e attualmente risiede a Cananeia, sulla costa dello stato di San Paolo. Nell’ottobre dell’anno scorso è stato arrestato a Corumbà, nello stato di Mato Grosso del Sud, mentre, secondo l’accusa, tentava di attraversare il confine boliviano con 6 mila dollari e 1.300 euro non dichiarati. Liberato dopo tre giorni, è rimasto comunque sotto processo per esportazione illegale di valuta.