Coronavirus: Spagna, ricoverata vicepremier Calvo. In Germania 6 malati italiani

Non si arresta l’ondata di contagi da coronavirus nel mondo. Secondo quanto riporta l’ultimo bollettino diffuso dalla Johns Hopkins University il numero di casi mondiali ha superato quota 350mila (350.536 unità per l’esattezza). Le persone guarite sono ora 100.182. 15.328 i decessi.  

A crescere molto rapidamente sono i numeri della Spagna, che al momento registra 33.089 contagi, dei quali 2.355 in terapia intensiva. I morti sono 2.182, con un incremento di 462 vittime nelle ultime 24 ore. Il governo ora procede con tamponi a tappeto per intercettare anche gli asintomatici: Madrid ha ordinato 6 milioni di test e ne sono già arrivati 640mila. I test andranno per primi al personale sanitario e alle case di cura.

Apprensione per la vice premier spagnola Carmen Calvo, 62 anni, che  è stata ricoverata nella Clinica Ruber nella capitale per una infezione respiratoria: si attendono i risultati delle analisi per verificare un eventuale contagio da coronavirus.

Intanto il coordinatore degli sforzi del governo per fare fronte alla crisi, Fernando Simon, ha anticipato che “il picco dei contagi dovrebbe essere raggiunto questa settimana”.

Crescono i contagi anche in Germania, a quota 24.904, con 94 decessi in totale. Il gabinetto di Angela Merkel ha intanto varato un pacchetto di misure senza precedenti per difendere l’economia tedesca dall’impatto del coronavirus: sul bilancio 2020 sono infatti previsti 156 miliardi di euro di nuovo indebitamento. Lo ha annunciato il ministro delle Finanze, Olaf Scholz, in conferenza stampa.

Proprio dalla Germania arrivano buone notizie per l’Italia. Berlino si dice infatti pronta ad accogliere sei nostri connazionali affetti da coronavirus. Lo conferma a Repubblica il parlamentare della Cdu, Marian Wendt, che si è impegnato nei giorni scorsi perché la sua regione, la Sassonia, mettesse a disposizione dei posti letto per i pazienti italiani. I sei saranno trasportati in Sassonia dalla Lombardia. Si tratta dei primi pazienti italiani accolti da un Paese straniero.