Coronavirus: Usa, misure prorogate fino al 30 aprile. Nel mondo oltre 34mila decessi

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“Se le vittime causate dal coronavirus negli Stati Uniti non supereranno i 100mila potremo dire di aver fatto un lavoro molto buono”. A dirlo è Donald Trump nel corso del briefing della task force statunitense.

Numeri ridimensionati rispetto alle previsioni di Anthony Fauci, epidemiologo super-consulente della Casa Bianca, che aveva dichiarato di temere milioni di contagi e 200mila morti, ma che prospettano comunque scenari catastrofici.

Il presidente Usa fa anche un passo indietro rispetto all’idea – suggerita con enfasi fino a pochi giorni fa – di riaprire gli Stati Uniti per Pasqua e annuncia che le attuali linee guida per il contenimento del virus resteranno in vigore fino al 30 aprile, un mese in più del previsto.

E questo perché il picco dei decessi negli Stati Uniti si avrà in “due settimane” quindi proprio a Pasqua. Plaude alla decisione di Trump di estendere le linee guida sul distanziamento sociale lo stesso  Anthony Fauci: “È una mossa saggia e prudente” spiega il ‘virologo in chief’.

“Allunghiamo le linee guida fino al 30 aprile per rallentare la diffusione. Non c’è nulla di peggio che dichiarare vittoria prima di aver vinto”, spiega Trump descrivendo il virus come una “piaga” e assicurando che gli Stati Uniti vinceranno la guerra. “Lo sconfiggeremo. Quello che voglio è riavere indietro la vita di prima negli Stati Uniti e nel mondo”, osserva il tycoon precisando comunque che le misure prese sono necessarie. “Se non le avessimo prese, a rischio c’era la vita di 2,2 milioni di persone. Speriamo ora che il numero sia quello di cui si parla”.

E a chi, tra i giornalisti presenti nel Giardino delle Rose della Casa Bianca, gli fa notare che la Russia e addirittura Cuba stanno aiutando l’Italia, Trump risponde: “Stiamo lavorando a stretto contatto con l’Italia”, dove il “tasso di mortalità è alto”, “la stiamo aiutando molto inviando molte cose di cui non abbiamo bisogno” con forniture e assistenza finanziaria, dice. “Stiamo lavorando con la Spagna. Stiamo lavorando con tutti” sottolinea il presidente Usa che guarda avanti, lanciando un messaggio di speranza. “Per l’1 giugno saremo sulla strada della ripresa”. E, comunque, “sono pronto a fare tutto il necessario per salvare vite umane e l’economia“.

I decessi provocati dal coronavirus nel mondo hanno intanto superato quota 34mila su un totale di oltre 723mila casi: lo riporta l’ultimo bollettino diffuso dalla Johns Hopkins University. Le persone finora guarite sono 151.991. I casi di contagio sono 723.328 ed i decessi 34.005, indica l’università americana. E nello Stato di New York i decessi hanno superato ieri, in meno di un mese, quota 1.000: lo riporta il New York Times sottolineando che gran parte dei decessi sono stati registrati negli ultimi giorni. Il bilancio aggiornato in questo Stato verrà reso noto oggi, ma secondo alcuni calcoli dovrebbe essere di almeno 1.026. Ieri sera il governatore dello Stato, Andrew Cuomo, aveva annunciato che le persone contagiate sono 59.513, di cui 8.503 in ospedale e 2.037 in terapia intensiva.