Guerra in Ucraina, Trump sente Putin: possibile un cessate il fuoco, ma non ora

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Un colloquio “significativo e molto utile“. Così il presidente russo Putin ha definito la telefonata con Trump durata oltre due ore. Prima di parlare con il Cremlino, il tycoon ha sentito il leader ucraino. Zelensky ha detto di aver chiesto a Trump di non prendere decisioni sull’Ucraina “senza di noi”.

Vladimir Putin ha aperto a un cessate il fuoco, ma dalla tempistica tutta da definire: sicuramente non ora e non di 30 giorni. Donald Trump, al termine di una telefonata fiume durata oltre due ore con il leader russo, annuncia che Kiev e Mosca inizieranno a trattare “immediatamente” una tregua.

E, “ancora più importante, a negoziare la fine della guerra“, senza però fornire alcun dettaglio. L’inquilino della Casa Bianca, al termine dell’attesissimo colloquio, è apparso dunque ottimista, parlando di una conversazione dai “toni e dallo spirito eccellente”.
Per ora però, Trump sembra aver spuntato da Putin solo impegni vaghi che, comunque, rappresentano un piccolo passo in avanti dopo i colloqui di Istanbul che ha segnato il primo contatto diretto fra Kiev e Mosca in tre anni.

Le “condizioni” delle trattative “saranno negoziate tra le due parti, perché conoscono i dettagli di un negoziato di cui nessun altro sarebbe a conoscenza”, ha quindi aggiunto Trump in quello che però alcuni osservatori vedono come un passo indietro degli Stati Uniti. E ben venga per il presidente americano, come per i leader europei, la disponibilità del Vaticano a ospitare le trattative. Ai toni di Trump, si contrappongono i toni ben più cauti di Putin che si è impegnato a lavorare con Kiev su un memorandum per un “possibile trattato di pace futuro” che stabilisca tra l’altro “un possibile cessate il fuoco per un certo periodo se i relativi accordi saranno raggiunti”. Ma ha avvertito: “Servono compromessi che soddisfino ambedue le parti” e, soprattutto, è necessario “eliminare le cause di fondo” del conflitto.

Da parte sua Zelensky, aggiornato da Trump sulla maratona telefonica con Putin, ha assicurato che Kiev è pronta a studiare l’offerta russa su un possibile memorandum. Ma il leader ucraino ha anche ribadito che Kiev non si ritirerà dalle zone sotto il suo controllo, condizione che era stata posta dai russi a Istanbul. Dopo la chiamata tra Trump e Putin la premier Meloni ha partecipato a una nuova telefonata con i leader di Francia, Germania, Finlandia, Commissione Europea, Zelensky e il presidente Usa Donald Trump. “Si lavora per un immediato avvio dei negoziati tra le parti che possano condurre il prima possibile ad un cessate il fuoco e costruire le condizioni per una pace giusta e duratura in Ucraina” fa sapere Palazzo Chigi.