Migranti, nuovo naufragio, 90 salvati ma molti morti

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Ennesimo e tragico naufragio al largo di al-Khums, in Libia. Circa 90 sopravvissuti sono stati riportati a riva e diversi corpi sono stati recuperati, tra loro ci sono anche dei bambini. Lo rende noto l’Organizzazione internazionale per le migrazioni.

La maggior parte dei superstiti sono originari del Sudan, mentre altri sono cittadini di Egitto, Marocco e Tunisia.
A lanciare l’allarme era stato Alarm Phone su Twitter. “Un altro naufragio nel Mediterraneo.

La notte scorsa alle 3.30 circa, siamo stati contattati da una barca al largo della Libia, con a bordo circa 100 persone. Urlavano e piangevano, dicendo che alcuni di loro erano già morti. Abbiamo tentato di ottenere la posizione GPS, ma i naufraghi erano nel panico e non sono riusciti a comunicarla.
La barca era molto vicina alla Libia, e non abbiamo potuto fare altro che informare le autorità libiche e italiane” ha denunciato Alarm Phone. “Alle 6 di mattina un parente ci ha chiamati preoccupato per le persone a bordo. Teme che siano morti. Non sappiamo cosa sia successo a questo gruppo di migranti. Speriamo che siano ancora vivi ma temiamo il peggio“, hanno detto. “Queste morti sono tua responsabilità Europa. Le tue politiche di deterrenza uccidono”, ha scritto ancora Alarm Phone su Twitter.
“Se i tragici numeri di oggi saranno confermati, sfiorerà i 900 morti il numero delle persone annegate nel Mediterraneo nel 2019 – scrive L’Unhcr che chiede il rafforzamento urgente delle capacità di ricerca e soccorso, compresa la revoca delle restrizioni alle barche delle ong.
Queste tragedie si possono evitare – incalza l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati – Le ong devono essere libere di salvare vite in mare”.
Intanto dopo il ministro dell’Interno Matteo Salvini anche il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, ha firmato il divieto di ingresso, transito e sosta nelle acque italiane per la nave Eleonore, battente bandiera tedesca.