New York, esplosione alla stazione dei bus: sospettato in custodia, quattro feriti

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Alle 7.30 del mattino (ora locale) un ordigno è parzialmente esploso a Port Authority, la stazione centrale dei bus a New York tra la 42ma strada e l’Ottava Avenue, non lontano da Times Square a Manhattan. I feriti sono quattro e nessuno dei quali in pericolo di vita.

Secondo le prime comunicazioni ufficiali, l’esplosione è stata causata da un ordigno artigianale che sarebbe esploso in un sottopassaggio prima del previsto ferendo lo stesso attentatore. La polizia ha confermato l’arresto di una persona.

Secondo quanto afferma il capo della polizia di New York, James O’Neill, si tratta di un 27enne, Akayed Ullah. Secondo l’ex capo della polizia di New York Bill Bratton, in una dichiarazione riportata da Msnbc, citando a sua volta fonti della polizia non ancora confermate, l’uomo potrebbe essere originario del Bangladesh, residente negli Usa da sette anni e simpatizzante dell’Isis. Akayed Ullah è attualmente ricoverato all’ospedale di Bellevue.

Secondo le prime ricostruzioni pare che il 27enne portasse addosso l’ordigno (un tubo metallico e delle batterie), fissato sotto la giacca con dell’adesivo. Le indagini stanno cercando di appurare se stesse agendo da solo o se facesse parte di un progetto criminale più ampio.

La polizia di New York sta indagando l’esplosione a New York come un attacco terroristico. Lo riporta Nbc citando fonti della polizia. Ma il sindaco della grande mela Bill de Blasio non ha dubbi: “E’ stato un tentato attacco terroristico”.

“Questa è New York, la nostra realtà, quella con cui dobbiamo fare i conti. Siamo un obiettivo internazionale” ha detto, invece, il governatore dello stato di New York, Andrew Cuomo, commentando l’esplosione di stamattina. “Dobbiamo andare avanti tutti insieme”.