In 760 per la Ultrabericus Winter

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Si è conclusa alle 16, con l’arrivo delle scope, la seconda edizione dell’Ultrabericus Winter, corsa sui colli che circondano il lago e le valli di Fimon, toccando i campanili delle frazioni di Pianezze, Villabalzana, Lapio, Fimon, Perarolo e Arcugnano. Una competizione nata dalla collaborazione tra Ultrabericus Team Asd e Uisp Comitato Territoriale di Vicenza, con il patrocinio del Comune di Arcugnano.

La giornata di tempo coperto, asciutto ma rigido, con temperature rimaste sempre sotto lo zero, ha visto al via 760 atleti, su 840 iscritti, per le due distanze Integrale di 34 chilometri (con 1500 mD+) e Speed di 17 chilometri (con 600 mD+). Sul traguardo dell’integrale hanno chiuso 457 finisher, di cui 86 donne, e 13 ritirati, mentre la speed ha visto 286 finisher, di cui 99 donne, e 4 squalificati per mancanza del materiale obbligatorio.

Dopo la partenza unica da via Torri, i concorrenti hanno percorso il medesimo tracciato fino al 14° chilometro del ristoro al Lago di Fimon, dove la prova Speed deviava sulla pista ciclabile per chiudere all’arrivo di Torri di Arcugnano, mentre la prova integrale risaliva verso Lapio per proseguire sul giro più lungo toccando Villa di Fimon, San Gottardo, Perarolo e Villa di Arcugnano.

La gara Speed, tutt’altro che “sorella minore”, ha visto gli specialisti della velocità darsi battaglia a ritmi decisamente notevoli. Al femminile Irene Frizzo dei Summano Cobras ha bissato la vittoria dell’anno scorso in 1 ora 35 minuti e 27 secondi, con un comodo vantaggio su Mary Boschetto del Durona Team; a completare il podio la conferma di Michela Zorzanello, con tutte e tre le atlete sotto il record della gara nonostante la lunghezza di qualche centinaio di metri superiore per il diverso ingresso del tracciato sull’arrivo di Torri.

Nella gara Speed maschile ha dominato d’autorità Andrea Zordan del Durona Team, che ha chiuso in 1 ora 18 minuti e 39 secondo, staccando nettamente il compagno di squadra Gianmarco Zecchin, che ha dovuto invece guardarsi le spalle da Andrea Martini di Vicenza Marathon, terzo arrivato.

La gara Integrale, sulla distanza maggiore di 34 chilometri, ha visto la partecipazione della maggioranza degli iscritti, confermandosi come la classica di fine stagione del trail running veneto e anche qui si sono ritoccati i tempi record dello scorso anno. Al femminile vittoria a sorpresa di Francesca Dal Bosco in 3 ore 5minuti e 11 secondi, che ha regolato la favorita Silvia Serafini del Tornado Team giunta; a completare il podio Antonella Bignardi Stone Trail Team. La gara maschile ha visto in testa dall’inizio alla fine il trentino Luca Miori del Team Noene Italia, che ha chiuso in 2 ore 37 minuti e 17 secondi. Alle sue spalle battaglia per gli altri due gradini del podio tra Roberto Mastrotto di Vicenza Marathon, secondo, e Mattia Zoia dell’Atletica Mottense, terzo.

Al di là dei risultati agonistici, comunque, sono stati tutti molto positivi i commenti dei trail runners nel parterre di arrivo e al minestrone party nella attigua palestra; in particolare sono stati apprezzati la tecnicità del percorso e la ricerca del tracciato, che ha portato a scoprire angoli inusitati dei Colli Berici e nuovi sentieri. Soddisfazione in tal senso è stata espressa anche da parte dell’Amministrazione Comunale, che ha supportato l’evento, così come tutte le realtà associative locali, in particolare i gruppi della sezione di Vicenza dell’Ana, la Pro Loco, gli Scout, il gruppo Neve e Roccia, la Croce Rossa di Vicenza la squadra di Protezione Civile Trasmissioni dell’Ana e le tante altre che hanno collaborato alla riuscita della manifestazione.