Proteste per la morte di George Floyd, un morto ad Indianapolis. Coprifuoco in 25 città Usa

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Continuano negli Stati Uniti le proteste dopo la morte dell’afroamericano George Floyd a Minneapolis per mano della polizia.

A Indianapolis una persona sarebbe stata uccisa mentre altre tre sarebbero rimaste ferite dopo uno scontro a fuoco per mano della polizia. Lo ha annunciato il capo della Polizia di Indianapolis durante una conferenza stampa. Nella città ci sono stati dozzine di arresti. Non si sarebbero registrati feriti gravi secondo quanto riferito dalle autorità locali.

Violenza che dilaga in tutto il paese. Venticinque città in 16 Stati hanno imposto un coprifuoco, mentre la Guardia Nazionale è stata inviata in circa dodici Stati e nel Distretto di Columbia. Oltre a Minnapolis, tra le città che hanno imposto il coprifuoco figurano Beverly Hills, Los Angeles, Denver, Miami, Atlanta, Chicago, Louisville, San Paolo, Rochester, Cincinnati, Cleveland, Colombo, Dayton, Toledo, Eugene, Portland, Filadelfia, Pittsburgh, Charleston, Columbia, Nashville, Salt Lake City, Seattle, Milwaukee e San Francisco.

A proposito di San Francisco, la California dichiara lo Stato di emergenza per la contea di Los Angeles. Ad annunciarlo è il governatore della California Gavin Newsom, che ha anche autorizzato l’invio della Guardia Nazionale per aiutare a disperdere le proteste.

Considerazioni sulla protesta arrivano da Joe Biden, candidato democratico alla Casa Bianca: “Protestare contro questa brutalità è giusto e necessario. E’ una riposta assolutamente americana. Ma bruciare le comunità e distruggere inutilmente non lo è”. Donald Trump, parlando da Cape Canaveral, ha definito la morte di George Floyd “una grande tragedia” e ha difeso “il diritto a manifestare pacificamente” ma ha condannato le violenze e il caos attribuendoli al movimento Antifa e alla sinistra radicale. “La mia amministrazione fermerà la violenza di massa”, ha promesso Trump.