Raid israeliani a nord della Striscia di Gaza, secondo i media sono “Oltre 60 morti”

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E’ di almeno 65 morti il bilancio di attacchi israeliani che hanno colpito la Striscia di Gaza dalle prime ore di questa mattina. Lo denunciano fonti mediche citate dalla tv satellitare Al Jazeera. L’emittente precisa che il bilancio comprende almeno 50 persone che sarebbero state uccise in attacchi nel nord di Gaza, anche nel campo profughi di Jabalya.

Martedì sera le forze di difesa israeliane avevano ordinato l’immediata evacuazione di alcune zone settentrionali dell’enclave palestinese. Netanyahu spiega che i piani del suo governo non cambiano nonostante Hamas abbia liberato l’ostaggio americano-israeliano Edan Alexander. Il rilascio è avvenuto a nord della città di Khan Yunis, nella Striscia meridionale. Edan è stato il primo soldato dell’Idf, maschio e in vita, rapito il 7 ottobre 2023, a essere liberato. Secondo la sua prima testimonianza, riportata dall’emittente pubblica Kan, ha subito gravi torture ed è stato tenuto ammanettato in una gabbia per un lungo periodo di tempo.

Intanto in Yemen le forze israeliane (Idf) sollecitano la popolazione a lasciare le zone in cui si trovano tre porti controllati dagli Houthi. L’avvertimento riguarda le zone in cui si trovano i porti di Ras Isa, Hodeidah e Salif. “A causa dell’uso dei porti da parte del regime terroristico degli Houthi per attività terroristiche, esortiamo tutte le persone che si trovano in questi porti a lasciare immediatamente le aree e a stare lontano per la loro sicurezza fino a nuovo avviso”, si legge in un nuovo avviso “ripetuto” via X dal portavoce delle Idf Avichay Adraee. Un avvertimento analogo era già stato diffuso domenica scorso.