Vaiolo delle scimmie: seconda vittima in Spagna e NY dichiara lo ‘stato d’emergenza’

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Seconda vittima confermata di vaiolo delle scimmie in Spagna. Secondo quanto si apprende in entrambi i casi si tratterebbe di uomini giovani. La prima vittima annunciata ieri dal ministero spagnolo della Sanità, è stata stroncata da un’encefalite associata all’infezione. La vittima, secondo l’agenzia stampa spagnola Efe, era residente nella regione di Valencia. In Spagna finora sono stati segnalati 4.298 casi di vaiolo, ma dei 3.750 infetti su cui sono disponibili informazioni, solo 120 persone sono state ricoverate in ospedale. Secondo ‘El Mundo’ al momento gli uomini sembrano i più vulnerabili. Solo 64 infatti le donne che sono risultate positive al Monkeypox.

Intanto cresce la paura anche oltreoceano. Dopo San Francisco è allerta anche a New York dove il governatore Kathy Hokul, ha dichiarato lo stato di emergenza “per rafforzare i nostri sforzi per contrastare questa epidemia”, ha affermato il governatore in un comunicato diffuso sul sito internet dell’amministrazione. “La mia squadra e io – ha aggiunto la Hokul – stiamo lavorando 24 ore su 24 per fornire più vaccini, espandere i test ed educare responsabilmente il pubblico su come rimanere al sicuro durante un’epidemia”.

La situazione in Italia. Anche nel nostro Paese si registra un incremento di casi: 479 i contagiati ufficiali, secondo i dati del ministero della Salute. Di questi, 146 sono i casi collegati a viaggi all’estero. Quasi sempre il contagiato è giovane (età media 37 anni) e soprattutto di sesso maschile (solo 3 le donne). La Regione con più casi è la Lombardia (216), seguita da Lazio (101), Emilia Romagna (55), Veneto (33) e Piemonte (18). In ogni caso in Italia, i casi sembrano stabilizzarsi, ma la situazione resta sotto costante monitoraggio.

I sintomi principali sono: febbre, intenso mal di testa, dolori muscolari, mal di schiena e astenia. Nei pazienti contagiati si sono inoltre notati linfonodi ingrossati ed eruzioni o lesioni cutanee. L’eruzione cutanea di solito si manifesta entro tre giorni dalla comparsa della febbre. Le lesioni possono essere piatte o leggermente rialzate, piene di liquido limpido o giallastro. Di solito si formano delle croste, in particolare sul viso, sul palmo delle mani e sulla pianta dei piedi che, una volta seccate, iniziano a cadere. I sintomi in genere durano da 2 a 4 settimane.

Come si trasmette. Essenzialmente a seguito di un contatto stretto con un caso sintomatico. Le eruzioni cutanee, i fluidi corporei e le croste risultano particolarmente infettivi. Il virus inoltre può diffondersi attraverso la saliva o le goccioline respiratorie. Quindi sono particolarmente a rischio i contatti prolungati faccia a faccia. La trasmissione può avvenire anche con contatto diretto tra le lesioni durante le attività sessuali. Inoltre indumenti, lenzuola, asciugamani o stoviglie contaminati dal virus di una persona infetta possono contagiare altre persone.