Addio a Gigi Proietti: ad 80 anni ci lascia un grande e poliedrico artista

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Non ce l’ha fatta Gigi Proietti, è morto all’alba di oggi a Roma, nel giorno in cui avrebbe compiuto 80 anni. E pensare che il grande attore aveva sempre ironizzato sulla sua data di nascita, ovvero il 2 novembre, giorno in cui si celebrano i defunti: “Che dobbiamo fa’? La data è quella che è, il 2 novembre”.

Ricoverato da giorni in una clinica romana per accertamenti, era stato colpito ieri da un grave scompenso cardiaco. Da subito le sue condizioni erano apparse molto serie.

“Nelle prime ore del mattino – spiega la famiglia – è venuta a mancare all’affetto della sua famiglia Gigi Proietti. Ne danno l’annuncio Sagitta, Susanna e Carlotta. Nelle prossime ore daremo comunicazione delle esequie”.

Un vero mattatore, che spazia dalla musica, alle celebri macchiette di Petrolini, per arrivare a Shakespeare, passando per il piccolo schermo e il doppiaggio. I primi successi dell’attore romano, arrivano in una cantina nel quartiere Prati di Roma, in cui recita Brecht e poi con lo Stabile dell’Aquila diretto da Antonio Calenda, che lo guida in testi di Gombrowicz e di Moravia.

La sua passione nasce da giovanissimo. Già nei primissimi anni, nell’immediato dopoguerra quando con la famiglia si trasferisce in diversi quartieri della capitale. Il suo apprendistato umano avviene tra la scuola, la famiglia, la parrocchia. All’epoca l’oratorio è luogo di aggregazione per eccellenza. Proprio qui rivela un istinto verso il gioco della rappresentazione e una non comune predisposizione alla musica.

Dopo il liceo classico si iscrive all’università alla facoltà di Giurisprudenza, ma la sua passione per lo spettacolo è troppo forte e non riesce a finire gli studi, ma nel 2019 viene nominato ‘Professore Emerito Honoris Causa’ all’Università di Tor Vergata.

Si cimenta con successo anche nel campo del doppiaggio, dove inizia nel 1964 dando la voce al ‘Gatto Silvestro’ dei cartoon della Warner Bros. Effettua importanti doppiaggi in ‘Camelot’ (R. Harris), ‘Chi ha paura di Virginia Wolf?’ (R.Burton). Il doppiaggio diventa per Proietti una attività quasi parallela al teatro, sempre praticata con una certa continuità e sempre con risultati di qualità eccelsa. Si pensi a ‘Lenny’ (D. Hoffmann), il primo ‘Rocky’ (S. Stallone), fino ad arrivare ai più recenti ‘Aladdin’ della Walt Disney, ‘Casinò’ di Scorsese (R. De Niro) o ‘Hamlet’ di K.Branagh (C. Heston).

In circa 50 anni di attività ha collezionato: 33 fiction, 42 film, 51 spettacoli teatrali di cui 37 da regista, oltre ad aver registrato 10 album come solista e diretto 8 opere liriche. Una carriera teatrale, da “A me gli occhi please”, passando per Shakespeare, che aveva riassunto in uno spettacolo “Cavalli di battaglia” scelto per festeggiare nel 2016 i suoi 50 anni in scena, coronati dalla direzione quindicennale dell’elisabettiano Globe Theater di Roma. Anche se molto prima la sua scuola, si era espressa al tetro Brancaccio, di cui fu direttore dal1978. In tv è E’ l’eterno Mandrake di Febbre da cavallo, il maresciallo Rocca della tv e il Gastone teatrale.

Da vero artista poliedrico, Proietti si cimenta anche nella scrittura. Nel 2013 esordisce con un’autobiografia intitolata ‘Tutto sommato qualcosa mi ricordo. Tra ricordi e aneddoti’. Alla fine del 2015 pubblica invece il ‘Decamerino. Novelle dietro le quinte’, una raccolta di racconti, aneddoti e componimenti in versi de-camerino, ossia nati nel camerino, dietro le quinte del teatro.

Tra le ultime apparizioni televisive e cinematografiche ci sono: quelle del 19 gennaio 2019 su Rai1 quando ha condotto in diretta l’evento inaugurale di Matera capitale europea della cultura 2019, alla presenza del presidente del consiglio Giuseppe Conte e del Capo dello Stato Sergio Mattarella. Il 12 marzo dello stesso anno compare nella prima puntata di ‘Meraviglie – La penisola dei tesori’ condotto da Alberto Angela e a dicembre è al cinema con ‘Pinocchio’, il film di Matteo Garrone in cui interpreta Mangiafuoco. Se i cinema riapriranno arriverà invece nelle sale il 3 dicembre ‘Io sono Babbo Natale’, con Marco Giallini e la regia di Edoardo Falcone. Nel film lui è Nicola, un adorabile signore che non ha nulla di valore in casa sua, ma che rivela ad Ettore(Giallini), ex detenuto finito per caso nella sua dimora, la sua vera identità: lui è Babbo Natale!