Bologna, sente estranei armeggiare alla porta e spara: un morto

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Avrebbe sparato alla cieca per mettere in fuga i ladri che aveva sentito armeggiare all’ingresso della dependance della villa dove, con la moglie, lavora come custode. E’ successo all’alba, nelle campagne di Bazzano in Valsamoggia, nel Bolognese. Un uomo di 68 anni, sotto choc, ha raccontato di aver sentito almeno due persone forzare l’ingresso di un capanno, dove erano custoditi degli attrezzi. Ha quindi esploso alcuni colpi di pistola dalla finestra della villa, di proprietà di una famiglia fiorentina. Uscendo di casa in attesa dell’arrivo dei militari, i coniugi hanno trovato il cadavere di un uomo la cui morte è stata accertata dai sanitari del 118 accorsi sul posto dopo essere stati allertati dai carabinieri.I fatti risalgono alle 5 di questa mattina e a chiamare il 112 sarebbe stata la moglie del 68enne. Ora la Procura valuta la legittima difesa.

Sul caso indagano i militari dell’arma che hanno ascoltato la coppia e la loro versione dei fatti in attesa dei rilievi da parte dei reparti della scientifica e del medico legale. Sul posto sono intervenuti prima i militari della locale stazione di Bazzano, poi quelli del nucleo operativo radiomobile della Compagnia di Borgo Panigale e infine quelli del Nucleo investigativo del comando provinciale di Bologna. Come primo elemento i carabinieri hanno verificato che l’arma utilizzata dall’uomo era regolarmente detenuta. La vittima degli spari invece non è stata ancora identificata perché sprovvista di documenti di riconoscimento. È stato descritto come un ragazzo tra i 20 e i 25 anni. Il corpo è stato rinvenuto a circa 20 metri dalla finestra da dove, secondo una prima ricostruzione, sono stati esplosi i colpi di arma da fuoco. Accanto a lui è stata trovata una torcia e non sarebbe stato armato.

A quanto si apprende, in villa sarebbe stato forzato un capanno da dove sono stati portati via alcuni attrezzi trovati poco distante dai Carabinieri. Fondamentale per ricostruire l’accaduto saranno gli accertamenti balistici che verranno eseguiti dai reparti della scientifica e da un consulente della Procura già nominato. In base a questi elementi la procura di Bologna “cercherà di verificare le modalità di esplosione del colpo, ragionando sugli spazi di applicabilità della legittima difesa o dell’eccesso colposo, alla luce del punto dove sarebbe stata attinta la persona deceduta” spiegano i pm con una nota aggiungendo che si “procederà con gli accertamenti tecnici attraverso l’ausilio della Scientifica dei Carabinieri”.