Caso Cospito, volantino degli anarchici della Fai: minacce di morte a un manager

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“Per Alfredo Cospito fratello e compagno”. Inizia così il volantino dattiloscritto recapitato a diverse aziende italiane e ad un giornale, con tanto di minacce di morte indirizzate ad un manager, “soggetto ideale per la vendetta”. Si tratta dell’ ultimo atto firmato dalla Federazione anarchica informale, l’organizzazione all’interno della quale svolge un ruolo apicale Alfredo Cospito, l’anarchico in sciopero della fame contro il 41 bis. E che arriva a due settimane di distanza dalla telefonata anonima dello scorso 2 febbraio che annunciava un attentato in arrivo a Bologna.

Il manager – secondo quanto scrive l’Adnkronos – viene descritto nella missiva come “l’anima nera delle operazioni di mercato, al servizio della guerra che alimenta la morte in Ucraina”. E ancora “verme della società che orienta e determina le guerre per fare ricchezza ingiusta con qualsiasi mezzo, traditore di ogni ideale per arricchire il sistema indossa mille maschere ma vende morte e non lo racconta nemmeno ai figli”. Quindi la minaccia: “Verrà colpito a morte davanti alla famiglia”.

La Fai – si legge ancora nella lettera – non dimentica Alfredo e gli altri compagni” e promette di colpire “gli uomini per far morire le strutture”, in risposta “all’attacco alla libertà del movimento anarchico”. Il manager, secondo gli anarchici, “è il soggetto ideale per la vendetta di Alfredo e di tutti i compagni in carcere”. Una persona che “può essere colpita in qualsiasi momento”, perché – spiegano-“conosciamo le sue abitudini e interessi”. “Non avrà mai pace, ovunque andrà troverà un compagno anarchico pronto a vendicare il carcere di Alfredo e dei compagni. La forza anarchica con le sue articolazioni condurrà una campagna di lotta senza fine contro i servi dell’industria della morte perché per distruggere le aziende bisogna colpire gli uomini”. Infine un appello alla mobilitazione generale: “Invitiamo tutti i gruppi e i singoli Fai a colpire con ogni mezzo necessario”.