Coronavirus, nuovi casi in Italia. Il Nord blindato, si fermano 5 Regioni

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Da domani scuole chiuse in tutta la Lombardia per una settimana. E’ quanto prevede l’ordinanza del governatore Attilio Fontana per contenere il contagio da coronavirus. Si fermano gli atenei di Piemonte, Emilia Romagna. Blocchi anche in Friuli Venezia Giulia e in Veneto. Un’emergenza, quella del nuovo coronavirus, che si ripercuote dunque nel mondo dell’istruzione e in quello della cultura: chiusa la Pinacoteca di Brera a Milano mentre il teatro alla Scala ha deciso di sospendere “tutte le rappresentazioni a titolo cautelativo in attesa di disposizioni”. Fermate anche le messe. Sospese le attività negli atenei universitari mentre si valuta lo smart working in molti uffici.

Gli eventi pubblici organizzati nell’ambito del Carnevale di Venezia proseguiranno oggi, come da programma fino a mezzanotte, momento da cui scatterà lo stop completo. Da domani, infatti, entrerà in vigore l’ordinanza emessa dal presidente veneto, Luca Zaia, insieme al ministro della Salute, Roberto Speranza. Quest’ultimo ha lanciato un appello alla coesione nazionale: “La grandissima parte dei casi – ha ricordato Speranza – è concentrata attorno a due focolai. Abbiamo deciso di isolarli completamente. Abbiamo ad ogni modo bisogno di una collaborazione molto forte da parte della popolazione, dei nostri cittadini”. Secondo Speranza il servizio sanitario nazionale “è in grado di affrontare questa realtà, ma oggi più che mai c’è bisogno della mano di tutti”.

E anche le altre regioni d’Italia cercano di correre ai ripari: in Campidoglio si lavora, a quanto si apprende dallo stesso Comune, ad un provvedimento per sospendere, già a partire da domani, i concorsi pubblici nazionali in programma a Roma nei prossimi giorni. La Capitale ospita numerosi concorsi nazionali. Il Campidoglio si attiene a tutte le disposizioni di Governo e Regione. Disposto il divieto di sbarco sull’isola di Ischia per i residenti in Lombardia e in Veneto, per i cittadini cinesi provenienti dalle aree dell’epidemia e per chi vi abbia soggiornato negli ultimi 14 giorni. Lo prevede, fino al 9 marzo, una ordinanza appena firmata dai sindaci dei sei comuni dell’isola.