Cortei no green pass, nuova stretta del Viminale: solo sit-in e fuori dai centri storici

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Solo sit – in e fuori dai centri storici. I danni causati nelle ultime settimane dalle agitazioni promosse dai no green-pass iniziano a diventare enormi, sia dal punto di vista economico che in termini di contagi. E’ per questo che il Viminale, sulla scia del successo del dispositivo per la sicurezza messo in atto per il G20 di Roma, va verso una nuova stretta sui cortei dei contrari al certificato verde.

 

Come spiega oggi il Corriere della Sera, le proteste saranno consentite ma cambieranno le regole. Innanzitutto non potranno più esserci cortei che attraversano i centri storici e le strade dello shopping con l’obbligo per i manifestanti di stare lontano dagli obiettivi sensibili e, salvo particolari esigenze e garanzie, potranno organizzare soltanto sit-in. Saranno anche intensificati i controlli sul green pass. E in vista del Natale, tenendo conto della risalita della curva epidemiologica, le disposizioni prevedono la possibilità di imporre ai manifestanti l’obbligo di mascherina all’aperto.

La ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ha già dettato la linea a prefetti e questori tramite una serie di disposizioni
. E, già in vista del prossimo fine settimana, i comitati provinciali convocati in tutti i luoghi dove sono state chieste autorizzazioni a scendere in piazza dovranno tenere conto di queste disposizioni. Una stretta ritenuta indispensabile per “garantire i diritti di chi dissente proteggendo però le attività economiche e la salute dei cittadini”.

Uno degli esempi più eclatanti dei danni causati dagli assembramenti durante i cortei arriva da Trieste, dove la protesta dei portuali ha provocato un’impennata di nuovi contagi da Covid-19. A ciò si sono aggiunti i disagi per il blocco del porto e di una vasta area della città. Con la conseguente decisione finale del prefetto Valerio Valenti di imporre il divieto di manifestare in piazza Unità d’Italia fino al 31 dicembre.