Covid, frenano i ricoveri. Bianchi: 88,4% degli studenti sono in presenza

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Netta frenata nella crescita dei ricoveri Covid: in una settimana, dal 11 al 18 gennaio, l’aumento è stato del 7,1%. Un incremento decisamente più basso rispetto al +18% registrato nella settimana precedente. E’ quanto emerge dall’ultimo report degli ospedali sentinella della Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere. In frenata rispetto all’impennata del 18% della scorsa settimana anche l’aumento dei ricoveri in terapia intensiva che è pari al 9%.


Nelle terapie intensive solo il 10% dei pazienti positivi al Covid è ricoverato per altre patologie
. Nei reparti ordinari invece la percentuale di chi è risultato positivo che si trova però in ospedale per curare altre patologie sale al 32,8%. Questi i dati sui 19 ospedali sentinella della Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere.
Crescono invece del 27,5% i ricoveri dei pazienti pediatrici sempre osservando la settimana 11-18 gennaio. Nei quattro ospedali pediatrici e nei reparti di pediatria degli ospedali sentinella di Fiaso il numero dei bambini ricoverati è passato da 120 a 153, 10 dei quali in terapia intensiva. Tra i piccoli malati il 34% ha meno di sei mesi e complessivamente quasi due su tre fra i minori ricoverati, quindi il 61%, ha meno di 4 anni e si trova per questo in una fascia di età non vaccinabile, mentre il 25% ha tra i 5 e gli 11 anni.

Il ministro dell’istruzione, Patrizio Bianchi, intervenendo oggi in commissione Istruzione alla Camera, chiarisce: “Il 93,4% delle classi oggi è in presenza. Di cui il 13,1% con attività integrata per singoli studenti a distanza. Le classi totalmente a distanza sono solo il 6,6%. Gli studenti in presenza sono dunque l’88,4%”. Bianchi risponde all’Associazione nazionale presidi, secondo cui sarebbe in Dad il 50% delle classi.