Covid, in Veneto obbligo d’isolamento fiduciario. Speranza: tamponi per arrivi extra Schengen

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Dopo i nuovi focolai provocati in Veneto da alcuni viaggi di lavoro, ultimo quello nel vicentino causato da soggetti provenienti dalla Serbia, e la conseguente sfuriata di alcuni giorni fa, il governatore del Veneto Luca Zaia ha firmato una nuova ordinanza che inserisce norme più stringenti per chi arriva dall’estero. Previsti doppi tamponi per i lavoratori dopo un viaggio all’estero e chi non si fa ricoverare rischia di finire in carcere.

Il Veneto fissa così l’obbligo d’isolamento fiduciario di 14 giorni in caso di contatto a rischio con un soggetto positivo al coronavirus. Isolamento che prosegue per altri 14 giorni se si diventa positivi e, in caso di ingresso o rientro da Paesi non esenti da quarantena, il soggetto va in isolamento familiare. Nel caso di viaggi di lavoro (della durata di meno di 120 ore) sono previsti due tamponi con una sanzione di mille euro per ciascun dipendente dell’azienda nel caso di mancato rispetto. Inoltre, l’azienda Ulss ha l’obbligo di denuncia e di comunicazione al sindaco, al Prefetto e alla polizia dei soggetti obbligati all’isolamento fiduciario, per eventuali controlli e misure cautelari.

In caso di rifiuto del ricovero da parte di soggetti risultati positivi  – come accaduto per il “paziente 0” del focolaio di Vicenza –  l’azienda ospedaliera presenta denuncia d’ufficio alle forze di polizia. Se vi è uscita dall’isolamento fiduciario, anche per soggetti negativi al tampone, la sanzione viene confermata a mille euro.“Se un positivo va in giro c’è l’arresto e poi il carcere”, ha spiegato Zaia aggiungendo: “dal primo di luglio abbiamo registrato 28 contagi. Quindici li abbiamo importati. O si tratta di residenti che sono andati a casa e sono tornati, o sono immigrati stranieri che hanno avuto contatto nella loro comunità”.

Per quanto riguarda chi arriva in Italia da Paesi extra Schengen, il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha spiegato che verranno eseguiti i tamponi che “rappresentano una misura ulteriore, ma non sostitutiva della quarantena”. “È giusto fare tutto il possibile per aumentare i controlli su chi arriva da Paesi con circolazione del Covid-19 sostenuta – ha aggiunto -. Per questo l’ordinanza che ho firmato il 30 giugno prevede l’isolamento per 14 giorni e la sorveglianza sanitaria per chi proviene da tutti i Paesi extra Schengen”.