Covid, record di contagi in Italia: 7.332 in un giorno. Spettro lockdown a Natale

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Il direttore del dipartimento di Medicina molecolare e virologica dell'Universit‡ di Padova, Andrea Crisanti, esce dalla procura di Bergamo dopo un colloquio con i magistrati che si occupano delle inchieste sulle conseguenze del coronavirus nel Bergamasco, 22 giugno 2020. ANSA/FILIPPO VENEZIA

Boom di contagi in Italia. Secondo l’ultimo bollettino del Ministero della Salute, nelle ultime 24 ore sono stati registrati 7.332 nuovi positivi. Una cifra che porta il totale a 372.799 dall’inizio dell’epidemia. Il dato più alto prima di oggi dall’inizio dell’emergenza si era registrato il 21 marzo, con 6.557 casi in un giorno: in quel caso, però, i tamponi fatti furono 26.336. Nell’ultimo giorno, invece, sono stati 152.196. Le vittime sono 43, per un totale di 36.289 decessi. 394 i ricoveri. Nelle terapie intensive 25 malati in più, il totale sale a 539. Sono 2.037 i guariti/dimessi nelle ultime 24 ore. Il totale dall’inizio dell’emergenza è ora 244.065.

Per quanto riguarda le singole regioni, impennata di nuovi in casi in Lombardia (+1844), 818 in Campania, 657 in Veneto. La regione con meno riscontri è la Basilicata (+9).

Visto l’aumento dei casi, in molti tra i virologi cominciano a prospettare un possibile nuovo lockdown a Natale. Il primo ad ipotizzarlo, definendolo “inevitabile” è stato il microbiologo dell’Università di Padova Andrea Crisanti.
Un’ipotesi che non viene del tutto scartata dal premier Giuseppe Conte, secondo il quale “molto dipenderà dal comportamento di tutta la comunità nazionale” perché “è una partita dove vinciamo tutti, altrimenti perdiamo tutti”.

Il presidente del Consiglio conferma dunque la necessità di rispettare le regole.
“Continua questa curva che sta lentamente ma progressivamente crescendo, è la ragione per cui abbiamo adottato misure più restrittive: non ci ha fatto affatto piacere ma dobbiamo adesso rispettare le regole più restrittive. C’è il nuovo innalzamento ma c’è anche un record di tamponi ma è chiaro che non può non preoccupare e non spingerci a rispettare tutte le regole”, dice Conte in un punto stampa a Capri.

“Se cresce il numero dei contagiati e il numero delle persone negli ospedali e in particolare in terapia intensiva andremo di nuovo in difficoltà. Dobbiamo fermare questa curva e per farlo non c’è modo migliore che rispettare le regole”.

E a chi gli chiede se potrebbe esserci un lockdown in Campania, il capo del governo risponde: “Lo schema è molto chiaro: continueremo ad aggiornarci costantemente con le Regioni. La formula vincente è collaborare, collaborare, collaborare. Per la Campania come per le altre Regioni abbiamo predisposto la possibilità per i presidenti di introdurre misure restrittive non appena se ne presentasse la necessità, per quelle di allentamento occorre invece un’intesa con il ministro della Salute”.