Covid, vaccino italiano: ReiThera riceve 81 milioni da Invitalia. Pronti per la Fase 2

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Il programma di sviluppo del vaccino italiano registra finalmente un’accelerazione. Il Cda di Invitalia ha infatti approvato oggi il contratto di sviluppo presentato dall’azienda italiana ReiThera che finanzia un investimento industriale e di ricerca da 81 milioni di euro. Il vaccino della biotech di Castel Romano inizierà a febbraio la fase due delle sperimentazioni, dopo aver presentato il 5 gennaio dei buoni dati per la fase uno. Le prime fiale potrebbero essere disponibili in estate.

“Gran parte dell’investimento, cioè 69,3 milioni – fa sapere ReiThera in una nota – sarà destinato alle attività di ricerca e sviluppo per la validazione e la produzione del vaccino anti-covid. “La restante quota (11,7 milioni) – prosegue l’azienda – sarà utilizzata per ampliare lo stabilimento di Castel Romano, dove sarà prodotto l’antidoto”.

Il prodotto, secondo i dati preliminari della fase uno, non avrebbe bisogno del richiamo. La capacità produttiva prevista a regime è pari a 100 milioni di dosi all’anno. Si prevedono, inoltre, 40 nuove assunzioni. L’azienda ha già concluso, anche grazie ad un finanziamento della Regione Lazio ed in collaborazione con l’Inmi Spallanzani, la fase I della sperimentazione, “che ha dimostrato la sicurezza e l’immunogenicità del vaccino“, ricorda l’agenzia che aggiunge “ora, anche grazie a questo ulteriore investimento, si passa allo stadio successivo, relativo ai test di sicurezza ed efficacia. L’obiettivo è arrivare in tempi rapidi ad ottenere le necessarie autorizzazioni da parte delle autorità di vigilanza sia europee che italiane per poter somministrare il vaccino”.

“Speriamo di poter somministrare al più presto il primo vaccino italiano anti-Covid” ha detto Domenico Arcuri, commissario per l’emergenza Covid e amministratore delegato di Invitalia, che entrerà nel capitale di ReiThera con il 30%. “E’ un accordo importante per ridurre la dipendenza del nostro Paese in un settore delicatissimo per la tutela della salute dei nostri cittadini” spiega ancora Arcuri per poi aggiungere: “La produzione italiana di vaccini andrà ad aggiungersi a quelle realizzate all’estero rafforzando la capacità di risposta nazionale alla pandemia e accelerando così l’uscita dalla crisi”.

“Siamo orgogliosi di aver concluso l’accordo con Invitalia
– dichiarano Antonella Folgori e Stefano Colloca, soci di Reithera – il cui intervento potrà accelerare lo sviluppo del vaccino italiano, a cui ReiThera sta lavorando con professionalità e dedizione fin dall’inizio della pandemia”.