Crollo a Firenze, trovato il corpo del quinto operaio

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E’ stato trovato il corpo del quinto operaio morto nel crollo di un cantiere a Firenze. Sono stati i vigili del fuoco, che da venerdì sono impegnati nelle operazioni di soccorso a individuare ed estrarre il corpo dalle macerie.

E dopo il ritrovamento dell’ultima vittima, al cantiere verranno apposti i sigilli per il sequestro disposto dalla procura di Firenze, che ha aperto un fascicolo, al momento senza indagati, per le ipotesi di reato di omicidio plurimo aggravato dall’inosservanza delle norme sulla sicurezza sul lavoro e disastro colposo.

Sulla dinamica che ha causato il crollo della trave – o di un suo elemento specifico che non sarebbe stato ancora ben fissato – si ipotizza un dente, un mozzo o uno snodo non stabilizzato. Il procuratore Spiezia ha specificato che l’ufficio “ha adottato da subito tutte le iniziative per assicurare all’inchiesta immediatamente le principali fonti di prova” anche se “il lavoro di acquisizione di tutte le fonti non è ultimato però possiamo dire che abbiamo messo al riparo i principali dati probatori che ci serviranno per le ricostruzioni, anche di tipo tecnico”. I documenti di cantiere e anche i progetti possono darsi per acquisiti, così come ci sarebbero già i verbali di primi testimoni. L’opera coinvolge decine di ditte nelle varie fasi di costruzione.

“È stato individuato il corpo dell’ultimo operaio disperso. I morti sono 5. Un dolore indescrivibile. Una tragedia immane”. Lo scrive su X il sindaco di Firenze, Dario Nardella. “Grazie ai vigili del fuoco – aggiunge – che hanno lavorato senza sosta per giorni in complesse operazioni di recupero”.

Intanto al Consiglio dei ministri della prossima settimana si parlerà di nuove norme sulla sicurezza. I tecnici del governo ci stanno lavorando, ci vorrà tempo per metterle in pratica ma si parla di una stretta convinta, anche per dare un freno al far west dei subappalti dove è più alto il rischio di illegalità. La revisione della normativa riguarda il sommerso, i contratti di lavoro, la formazione alla safety. Resterebbero tuttavia al momento fuori dalle misure ipotizzate, il reato di omicidio sul lavoro e l’attivazione di una superprocura.