Elezioni, caos a Palermo. Hacker chiedono riscatto per i dati rubati al Comune

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Nel giorno delle elezioni amministrative e del referendum sulla giustizia sono stati numerosi i disagi, in particolare il caso di Palermo sta scatenando polemiche da tutte le parti politiche e non solo. A causa della defezione di oltre un centinaio di presidenti e scrutatori in giornata circa 50 le sezioni erano senza presidente, e i seggi non si sono potuti insediare. Già venerdì il comune di Palermo aveva fatto appello agli ordini di avvocati e commercialisti per reperire i presidenti ma comunque le adesioni non sono state sufficienti a riempire i posti vacanti.

La prefettura del capoluogo siciliano nel pomeriggio ha poi comunicato: “A seguito della nomina da parte del Comune di Palermo degli ultimi tredici presidenti delle sezioni elettorali mancanti sono regolarmente insediate tutte le 600 sezioni elettorali previste in città senza che sia stato necessario procedere ad alcun accorpamento tra di esse”.

Intanto il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci ha chiesto al ministro dell’Interno di valutare l’opportunità di autorizzare il prolungamento dell’apertura dei seggi elettorali, nella sola città di Palermo, fino alle 14 di domani. “Una misura straordinaria – dice – a seguito dell’altrettanto straordinaria situazione che si è venuta a creare in città per la mancata costituzione di decine di sezioni elettorali. È un provvedimento che avrei adottato autonomamente, se non si votasse anche per i referendum” ha così aggiunto Musumeci.

Il Viminale, in particolare in relazione a quanto avvenuto a Palermo, comunica che tutti gli elettori che alle ore 23 di oggi siano presenti nei locali del seggio o all’interno del plesso scolastico o altro fabbricato dove ha sede il seggio possono esercitare il proprio diritto di voto anche oltre le ore 23, fino a completamento delle operazioni di votazione di tutti i suddetti elettori”. Intanto tutti i presidenti di seggio a Palermo sono stati nominati.

Secondo indiscrezioni la rinuncia da parte di alcune persone nominate a svolgere la funzione di presidenti del seggio è concomitante con la finale della partita di calcio di Play off di serie C con il Padova per la promozione in B, che si terrà questa sera allo stadio Renzo Barbera, un evento per il quale sono previsti oltre 34mila spettatori.

La Procura di Palermo valuterà le misure da prendere al riguardo: i reati che potrebbero prospettarsi vanno dall’interruzione di pubblico servizio, al rifiuto di atti d’ufficio. Gli inquirenti dovranno accertare se la decisione di non presentarsi presa da alcuni presidenti, che dopo la nomina assumono la qualifica di pubblico ufficiale, sia stata adeguatamente motivata e i termini entro i quali l’abbiano comunicata.

Potrebbe aver contribuito ad aggravare la situazione l’attacco hacker subito dal Comune di Palermo nei giorni scorsi che avrebbe mandato in tilt anche la ricezione delle mail via pec. Alcuni presidenti incaricati avrebbero infatti comunicato la rinuncia per tempo, ma l’email non sarebbe arrivata al Comune.

Intanto si apprende che parte dei dati rubati al sito del Comune di Palermo si trovano nel dark web. La gang di hacker responsabile dell’attacco al sistema dell’amministrazione, ha chiesto il pagamento di un riscatto. Il gruppo ha infatti riversato decine e decine di file contenenti dati sensibili. “E’ stata pubblicata la prima parte delle informazioni gentilmente condivise con voi dai rappresentanti di questa società”, ha scritto il gruppo, annunciando che renderà note a breve altre informazioni.