Ischia, ritrovata l’ottava vittima. Polemiche sulla sanatoria del 2018

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Questa mattina tra il fango che ha devastato una zona di Casamicciola Terme è stato ritrovato un corpo, si tratta di uomo del quale ancora non si conoscono le generalità. Si continua a scavare per trovare le altre quattro persone che mancano all’appello. Tra le vittime c’è anche un neonato di neppure tre settimane, ritrovato tra le braccia della sua mamma. “Le squadre hanno continuato a cercare, soprattutto nel punto in cui è stata trovata la bambina con il fratello, perché è molto probabile, che in quel punto ci siano gli altri dispersi”, ha detto il capo della comunicazione dei Vigili del fuoco Luca Cari che si trova sul posto. I sommozzatori dei Vigili del fuoco hanno ripreso le immersioni nel mare antistante. Oggi inizia anche la ricerca strumentale con gli ecoscandagli.

Sono 4 i feriti e 230 gli sfollati. Oggi e domani chiuse le scuole sull’isola. Il Cdm ha dichiarato lo stato d’emergenza e disposto un primo stanziamento da 2 milioni di euro. Il capo della protezione civile Fabrizio Curcio avverte: “Abbiamo più del 94% dei nostri Comuni soggetti a frana, l’Italia è fragile”.

Secondo il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi servono interventi strutturali contro il dissesto idrogeologico e soprattutto manutenzione continua. “Quest’ultima, però – ha ammesso Manfredi – non paga in termini di consenso”. Il sindaco ha poi spiegato che a Ischia 26mila richieste di condono pendenti mentre il Comune di Napoli conta 40mila pratiche bloccate per cui è chiaro che nel limbo gli abusi si aggravano e le situazioni peggiorano”.

La tragedia di Ischia diventa dunque anche un caso politico che vede al centro il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, attaccato da Pd, Terzo polo e ambientalisti, sulla norma del 2018 che – dicono – facilitò l’accesso al condono per gli abusivi dell’isola. Ma Conte si difende: “Nessun condono, era solo una procedura di semplificazione”. Sotto accusa c’è il cosiddetto decreto Genova, durante l’allora governo gialloverde di cui era premier, una sorta di sanatoria per la ricostruzione post terremoto del 2017 di Ischia.

Non è ancora terminata la fase di perturbazione che ha colpito l’Italia con fenomeni di precipitazioni intense come quelle che hanno contribuito a determinare la forte frana a Ischia. I prossimi giorni porteranno, secondo le previsioni, nuove forti piogge soprattutto al Centro-sud e resta dunque allerta arancione in Campania, Calabria e Sicilia, gialla in Basilicata.