Maltempo al Nord, è allerta rossa per 24 ore

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Il maltempo colpisce il Nord Italia. In diverse zone è stato dichiarata l’allerta rossa fino alle 14 di oggi 17 maggio. E’ il caso di Vicenza e provincia dove la Protezione civile ha dichiarato l’allarme rosso, dopo le previsioni di nuove abbondanti precipitazioni. Segnalati allagamenti anche nelle altre province, in particolare Padova. Un’alluvione così a metà maggio “non ce l’aspettavamo”, ha commentato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. L’indicazione delle autorità vicentine alla popolazione è di non entrare negli interrati ed evitare gli spostamenti non necessari. Sono ancora allagate e quindi interrotte alcune vie. Preoccupa la situazione dei bacini di Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone, Basso Brenta-Bacchiglione, Livenza e Lemene.

“Siamo di fronte a fenomeni di precipitazioni eccezionali, che si sono abbattuti soprattutto nel Vicentino, nel Veronese e nel Padovano”, ha affermato il governatore del Veneto. L’apertura dei bacini di laminazione “ha permesso di evitare un disastro. Si sono registrate precipitazioni record: nella zona Pedemontana Vicentina e Veronese c’è stata una media 180 millimetri d’acqua, con punte di 229, in sole sei ore. Nella serata di giovedì abbiamo attivato l’Unità di Crisi. In mattinata ho poi firmato il decreto per la dichiarazione dello stato di emergenza per avversità meteo. Bombe d’acqua simili a maggio, in Veneto, non si erano mai viste”.

“È un fenomeno eccezionale per la stagionalità e per le sue caratteristiche: acquazzoni intensi in pochissimo tempo, che non permettono uno sgombero dell’acqua superficiale di andarsene con velocità. Siamo in oggettiva difficoltà. Siamo di fronte a un fatto inusuale, non programmato”, ha detto Zaia specificando che “l’allerta è massima”. Per Zaia tra le cause è da considerare anche l’azione sugli argini di animali come nutrie e tassi: “Lo sfondamento a Castelnuovo e Isola Vicentina ne è la dimostrazione. Senza voler male a questi animali, noi dobbiamo salvaguardare la vita dei cittadini”.

Crescono poi i livelli del Po in Lombardia ed Emilia-Romagna, in seguito alle intense precipitazioni che hanno interessato diverse aree nel settore nord-occidentale del bacino e i conseguenti fenomeni di piena di alcuni affluenti, in particolare lombardi. L’Agenzia interregionale stima che i livelli del fiume possano nuovamente crescere nelle prossime 24-36 ore, con valori prossimi alla soglia 1 di criticità (ordinaria, colore giallo) nel tratto tra Piacenza e Boretto.

A Milano l’allerta è arancione. Il Centro operativo comunale della Protezione civile è attivo per il monitoraggio dei livelli idrometrici dei fiumi e per coordinare gli interventi. Il Seveso ha raggiunto la soglia di attenzione. Durante l’allerta meteo, il Comune ha ribadito l’invito a non sostare nelle aree a rischio esondazione dei due fiumi, in prossimità dei sottopassi, sotto gli alberi e le impalcature di cantieri, dehor e tende. È importante provvedere alla messa in sicurezza di oggetti e vasi sui balconi e di tutti i manufatti che possono essere spostati dalle intemperie.