“Ci siamo dati l’allarme da soli, suonando clacson e campanelli”. La giornata a Castelnovo di Isola Vicentina

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350 edifici che hanno subito danni, garage e interratati allagati, fango dappertutto e la pioggia che minaccia di farsi di nuovo sentire. E’ stata una giornata di passione oggi a Isola Vicentina e il particolare nella frazione di Castelnovo: tutti armati di badili, pompe, carriole, scope e canne dell’acqua, hanna iniziato subito a pulire, dopo una notte passata in piedi, sindaco e giunta compresi.

Qui si son rotti gli argini dell’Orolo per quaranta metri, a sud dell’abitato, è straripato un canale a nord e l’Orolo stesso è trasbordato oltre gli argini poco dopo mezzanotte: mentre tutti avevano gli occhi puntati su Vicenza, andava sotto Castelnovo. “Mi ha telefonato anche il sindaco di Roana, per chiedere se abbiamo bisogno di una mano” racconta all’ora di pranzo il primo cittadino Francesco Gonzo con a fianco il vicesindaco Nicolas Cazzola, entrambi stanchi come tutti i soccorritori dopo la notte in bianco.

I cittadini, un po’ si lamentano che non ci sia stata un’allerta in tempo utile, ma sono più impegnati a ripulire e ammassare all’esterno le masserizie irrecuperabili che a lamentarsi.
In via Giotto, a nord del centro di Castelnovo, in tarda mattinata le case coinvolte son già svuotate dall’acqua, mentre più a sud, in via Orolo, Carpaccio, Pasini e le altre strade di questo reticolo, molti interrati all’una sono ancora pieni d’acqua e la strada è invasa dal fango, mentre detriti, rami e masserizie sono già accatastati ai lati.
Dappertutto in via vai di mezzi della protezione civile e di cisterne di svuotamento messe a disposizione dagli agricoltori della zona.

Ci sia aiuta fra vicini, parenti e amici: chi non ha avuto danni è qua a dare una mano a chi invece è in difficoltà. E poi ci sono gli alpini e la protezione civile proveniente da altre parti della provincia, la Croce Rossa, i carabinieri e la polizia locale. La base dei soccorsi è al centro dove hanno sede le associazioni, ma anche lì l’interrato è pieno di acqua e fango. Qualcuno non ha fatto in tempo a mettere al sicuro l’auto, ma son pochi casi . Si guarda il cielo, si incrociano le dita che sia finita. Intanto, le scuole e le attività sportive sono ferme per due giorni. Qui, però, con l’aiuto di tutti, si è già pronti a ripartire: sui social è scattata una corsa a mettersi a disposizione, anche domani, per aiutare le vittime del maltempo a rimettersi in piedi: pizzerie, elettricisti, e persino organizzazioni disponibili a sorvegliare i bambini finchè i genitori ripuliscono le case. Una vera e propria gara di solidarietà.