Mondo di mezzo, fu mafia: ribaltata la sentenza, ma pene ridotte per Buzzi e Carminati

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Inchiesta Mondo di mezzo, lʼAppello ribalta la sentenza per Massimo Carminati e Salvatore Buzzi, fu associazione mafiosa.

Nella sentenza di primo grado ai vertici di Mafia Capitale non fu infatti riconosciuta l’associazione mafiosa: ora quella sentenza è stata ribaltata. Nonostante questo sono state ridotte le condanne per i due principali indagati: per l’ex Nar la pena scende da 20 a 14 anni e sei mesi, per Buzzi da 19 ai 18 anni e 4 mesi.

Il collegio dei giudici presieduto da Claudio Tortora dopo essersi ritirato in camera di consiglio nell’aula bunker di Rebibbia, ha dato lettura dell’attesa sentenza di secondo grado. L’accusa, guidata dal procuratore generale di Roma Antonio Sensale aveva chiesto ai danni dei due imputati, ritenuti a capo dell’organizzazione criminale di stampo mafioso che aveva tenuto sotto scacco un ampio raggio di uomini dell’imprenditoria e dell’amministrazione capitolina, 26 anni e mezzo per Carminati e 25 anni e nove mesi di carcere per Buzzi.

Il procuratore aggiunto Cascini: “Abbiamo sempre detto che le sentenze vanno rispettate. Lo abbiamo fatto in primo grado e lo faremo anche adesso. La corte d’appello ha deciso che l’associazione criminale che avevamo portato in giudizio era di stampo mafioso e utilizzava il metodo mafioso. Era una questione di diritto che evidentemente i giudici hanno ritenuto fondata”. Così ha detto il procuratore Giuseppe Cascini, in aula insieme al pm Luca Tescaroli in applicazione ai sostituti procuratori generali Antonio Sensale e Pietro Catalani.

Il legale di Carminati: “Un processetto” è il commento lapidario di Giosuè Bruno Nasi, legale di Massimo Carminati alla lettura della sentenza.