Naufragio di un barchino al largo di Lampedusa, morti e dispersi

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Un barchino carico di migranti si è ribaltato al largo di Lampedusa e ci sono diverse vittime: finora sono stati recuperati dal mare venti cadaveri, mentre i superstiti sarebbero tra i 70 e gli 80. “Sarebbero tra le 12 e le 17 le persone disperse nel naufragio. Secondo la testimonianza di alcuni sopravvissuti i barconi affondati sarebbero due” lo afferma Filippo Ungaro portavoce Unchr in base alle informazioni raccolte dall’organizzazione che sta assistendo i sopravvissuti ospitati nell’hotspot. Il barchino si è rovesciato, 14 miglia a sud ovest dall’isola di Lampedusa, dopo aver imbarcato per ore acqua.  

Le operazioni di soccorso per mettere in salvo i migranti sono molto complicate. Dall’inizio dell’anno almeno 370 persone sono morte e 300 risultano disperse sulla rotta dei migranti nel Mediterraneo centrale. Lo rende noto l’Organizzazione internazionale per le migrazioni. Nello stesso periodo, precisa l’agenzia dell’Onu, i migranti intercettati in mare e riportati in Libia sono stati 14.063, di cui 12.170 uomini, 1.295 donne, 453 minori e 145 di cui non si conoscono i dati di genere.

“Come Unhcr – ha spiegato Filippo Ungaro – torniamo a ribadire le nostre richieste ovvero potenziare e coordinare a livello europeo le operazioni di ricerca e soccorso per supportare il lavoro della Guardia Costiera Italiana. Promuovere un più ampio accesso ai canali regolari nell’Unione Europea per le persone in cerca di protezione internazionale attraverso corridoi umanitari e lavorativi ed evacuazioni”.

Il portavoce Unhcr ha poi ricordato che sono 122 milioni le persone in fuga da guerre e crisi umanitarie: “Una cifra record, raddoppiata rispetto a 10 anni fa e i fondi disponibili sono sempre di meno”.