“People – Prima le persone”, a Milano contro il razzismo. Sala: uno spartiacque

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Un fiume di persone (secondo gli organizzatori 200mila persone, per i più prudenti la metà) quello che ha invaso Milano per la manifestazione “People, prima le persone”, una giornata contro il razzismo e per la tutela dei diritti di tutti.

Tantissima la gente in piazza, tanti i volti della cultura e dello spettacolo come Roberto Vecchioni, Lella Costa, Claudio Bisio e Ornella Vanoni, ma anche politici a partire dal sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che in piazza Duomo sale sul furgone dell’organizzazione per rivolgersi ai manifestanti: “Non posso fare a meno di dire grazie di essere qua, la politica si fa in tanti modi, ma non lasciatela solo ai politici, fatela voi”.

Gli fa eco il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, accolto come una rockstar: “Questa piazza non è per mandare un messaggio a Salvini, ma al Paese. C’è un Paese che chiede di partecipare e di cambiare le politiche economiche”. Anche per lui “questa piazza va oltre la sinistra è una piazza che chiede l’unità sociale per riconoscere il lavoro come fondamento di questo Paese”. Sfilano insieme i candidati alle primarie del Pd Nicola Zingaretti e Maurizio Martina. “Abbiamo bisogno delle persone e di tornare alle persone”, dice Zingaretti. “Questa piazza – sottolinea Martina – ci chiede unità e apertura e noi non dobbiamo assolutamente deluderla”.

In serata arriva il commento di Matteo Salvini. “Bene le manifestazioni pacifiche ma io non cambio idea e vado avanti per il bene degli italiani: in Italia si arriva solo col permesso, lotta dura a scafisti, trafficanti, mafiosi e sfruttatori”, dice il vicepremier. “Il messaggio al governo lo hanno dato gli Italiani con il voto rinnovando la fiducia a me, alla Lega e al governo di mese in mese e di elezione in elezione”.