Scuola: sciopero docenti infanzia e primaria. Fedeli: “Convocheremo parti”

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Aule chiuse nel rientro dal primo giorno di scuola dopo le vacanze per per gli istituti primari e dell’Infanzia.

Il motivo dello sciopero è il pronunciamento della vicenda del Consiglio di Stato che esclude i diplomati magistrali dalle graduatorie ad esaurimento. Sono circa 43600 i maestri depennati dalle graduatorie, il canale per arrivare a una cattedra di ruolo.

La protesta è partita dalle 9.30 davanti al Ministero dell’Istruzione a Roma ma si sono svolti anche sit-in davanti agli Uffici Scolastici Regionali di Torino, Milano, Bologna, Palermo, Cagliari, Catanzaro e Bari.

“Abbiamo chiesto all’Avvocatura dello Stato di darci le linee attuative della sentenza del Consiglio di Stato. Appena arriverà la risposta, convocheremo le parti e troveremo le soluzioni più idonee“, ha detto la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli intervista da Sky Tg 24 a proposito dello sciopero.

Da parte delle principali organizzazioni sindacali (Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Gilda Unams) è stata chiesta “una soluzione politica in grado di ricomporre i diritti di tutti”, consentendo tra l’altro di “riaprire le graduatorie d’istituto per permettere l’inserimento dei docenti che, collocati in Gae e quindi in prima fascia d’istituto, erano stati esclusi dalla seconda fascia”.

Dal Ministero comunque chiariscono che la decisione del Consiglio di Stato “non ha effetti immediati su tutte le situazioni giuridiche soggettive dei diplomati magistrali o dei controinteressati” e che la sentenza “riguarda i diplomati magistrali che hanno conseguito il titolo entro il 2001/2002, che non risultavano inseriti nelle Graduatorie permanenti all’atto della loro trasformazione in Graduatorie ad esaurimento nel 2007 e che recentemente hanno proposto ricorsi per ottenere comunque l’inserimento nelle citate Gae”.

Quindi, ha precisato ancora il Ministero, “la sentenza non ha alcun impatto, né immediato né futuro sui diplomati magistrali, già di ruolo o ancora oggi iscritti nelle Gae, che risultavano già iscritti nelle Graduatorie permanenti nel momento in cui la legge 296 del 2006 le ha trasformate in Graduatorie ad esaurimento.