Sea Watch: ricorso alla Corte di Strasburgo. Appello della Commissione Ue agli Stati membri

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La Corte di Strasburgo ha ricevuto una richiesta di misure provvisorie da parte della Sea Watch 3 per chiedere all’Italia di consentire lo sbarco dei migranti a bordo della nave. La Corte ha rivolto una serie di domande sia alla Sea Watch 3 che al governo italiano. La Commissione Ue fa appello agli Stati membri per trovare una soluzione. Matteo Salvini risponde così: “Nave olandese, ong tedesca: metà immigrati ad Amsterdam, l’altra metà a Berlino. E sequestro della nave pirata. Punto”. Una situazione che si complica di ora in ora. La nave “Sea Watch 3”, con a bordo 36 migranti soccorsi in mare, è da 12 giorni al largo di Lampedusa a causa del divieto di sbarco emesso dalle autorità italiane.

“Continuiamo a seguire da vicino la vicenda – sostiene ancora il portavoce dell’Ue – Quanto sta avvenendo dimostra che sono urgentemente necessarie soluzioni per sbarchi prevedibili e sostenibili nel Mediterraneo”. “La Commissione ha sollecitato gli Stati membri a concordare disposizioni temporanee dopo gli sbarchi per garantire una maggiore prevedibilità per tutti coloro che sono coinvolti nella ricerca e nel salvataggio” precisa.

Intanto l’arcivescovo di Torino, mons. Nosiglia, fa sapere che la sua diocesi è disponibile ad accogliere senza oneri per lo Stato i migranti. “Rivolgo una preghiera speciale a San Giovanni, che ha sempre difeso i poveri – ha aggiunto – Chiedo a lui di dare una mano per risolvere il problema che stanno vivendo le persone a bordo della Sea Watch. Per essere concreti la Chiesa di Torino è disponibile ad accogliere questi fratelli e sorelle”. Monsignor Nosiglia ha quindi precisato: “Desidero esprimere la mia solidarietà a quanti in Italia, e anche nella nostra città, stanno dimostrando pacificamente per richiamare l’attenzione sulla situazione di grave e ingiusta sofferenza in cui si trovano 43 persone sulla nave Sea Watch al largo di Lampedusa”.