Sisma Amatrice: il sindaco Pirozzi è indagato per il crollo di una palazzina

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

Tegola per il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, che è stato iscritto nel registro degli indagati dalla procura di Rieti per il crollo, in seguito al sisma del 24 agosto 2016, di una delle tre palazzine di piazza Sagnotti, quella ex Ina casa al civico 1, in cui persero la vita 7 persone e ne rimasero ferite altre 3.

Nell’inchiesta, oltre al sindaco Pirozzi, risultano indagati anche il geometra Ivo Carloni, in qualità di progettista e di direttore dei lavori, quattro tra tecnici e dirigenti del Genio Civile di Rieti, Giovanni Conti, Valerio Lucarelli, Maurizio Scacchi e Maurizio Peron, il comandate della Polizia Municipale di Amatrice, Gianfranco Salvatore, e il responsabile dell’Ufficio tecnico dello stesso Comune, Virna Chiaretti. A tutti, nell’avviso di conclusione delle indagini notificatogli oggi, la Procura di Rieti contesta i reati di disastro colposo, omicidio colposo e lesioni personali colpose.

Secondo i pm Lorenzo Francia e Rocco Gustavo Maruotti, la palazzina ex Ina-Casa, che in seguito al sisma de L’Aquila fu sgomberata dall’allora sindaco di Amatrice Carlo Fedeli, fu oggetto di un intervento di ristrutturazione sulla base di un progetto che conteneva “gravi errori”, un “indicatore di rischio inattendibile e non realistico” e un “errato coefficiente di vulnerabilità sismica addirittura superiore a 1”.

“Come se l’edificio, progettato e realizzato (ante 1950) con vecchie normative ormai superate, fosse addirittura adeguato rispetto alle norme tecniche del 2008”.

Ma così non era, hanno evidenziato le indagini, in quanto la ristrutturazione si limitò a una “scucitura/smontaggio della muratura in pietra che risultava “spanciata” dopo il sisma de L’Aquila” senza collegamenti, ad esempio collegando i solai con “barre d’acciaio”.