Vaccinazioni: Italia prima in Europa, in attesa dei vaccini di Moderna e ReiThera

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Con oltre 320 mila somministrazioni finora effettuate pari allo 0,55% del totale, l’Italia è il primo Paese nell’Unione Europa per numero di vaccinazioni contro il Covid-19 e all’ottavo posto nella classifica mondiale, secondo il sito Our World in Data, le cui fonti sono i ministeri della Salute dei vari Paesi. Ai primi dieci posti, nell’ordine, ci sono Israele, Emirati Arabi, Bahrain, Stati Uniti, Gran Bretagna, Danimarca, Russia, Italia, Germania e Canada.

Plauso del presidente del Veneto Luca Zaia per la performance della Regione: “Per quanto riguarda le vaccinazioni siamo primi in Italia. Ora speriamo in Moderna”.

Dopo l’allarme lanciato nei giorni scorsi dalla Pfizer-BioNTech, di non poter sopperire da sola al fabbisogno mondiale, un supporto sta per arrivare proprio dal vaccino dell’americana Moderna che, potrebbe proteggere fino a 2 anni. Lo ha confermato l’amministratore delegato dell’azienda produttrice del farmaco precisando tuttavia che servono altri dati per una valutazione definitiva sulla durata. “Lo scenario da incubo descritto dai media in primavera sul rischio che i vaccini durassero solo un mese è escluso”, ha detto Stéphane Bancel, al ‘Guardian’. “Il decadimento degli anticorpi generati dal vaccino ha un andamento molto lento e quindi riteniamo che la protezione possa durare un paio d’anni”.

Come quello di Pfizer BioNTech, anche “mRNA1273”, il vaccino sviluppato da Moderna in collaborazione con il National Institute of Allergy and Infectious Diseases ‘(NIAID) diretto da Anthony Fauci, è a base di Rna. Il vaccino contiene istruzioni genetiche per costruire una proteina del coronavirus, nota come ‘Spike’. Quando viene iniettato nelle cellule, il vaccino fa sì che queste producano proteine che poi vengono rilasciate nel corpo, provocando una risposta dal sistema immunitario.

Intanto c’è attesa per il vaccino italiano sviluppato dall’azienda ReiThera e sperimentato all’Inmi Spallanzani di Roma. I primi risultati “sono più che promettenti” e “ora ci sarà l’ulteriore sviluppo nella Fase II e Fase III della sperimentazione”, ha dichiarato Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità (ISS).

Antonella Folgori, presidente della società, spiega come funziona il vaccino di ReiThera: il Grad-CoV2, che ReiThera sta mettendo a punto nei laboratori di Castel Romano è “sviluppato con nuova tecnologia, in questo caso parliamo di vaccini genetici, basati su vettori virali, estremamente rapidi nel loro sviluppo e rappresentano piattaforme vaccinali idonee per combattere virus emergenti”. ReiThera si è specializzata nei vettori virali e il team scientifico è stato “pioniere negli anni” ed ha sviluppato vaccini contro importanti malattie infettive e sono oggi in studio avanzato (Malaria, Virus respiratorio sinciziale, Ebola).

Dopo 28 giorni dalla vaccinazione con il farmaco prodotto da ReiThera “oltre il 94% dei soggetti nella fascia d’età 18-55 anni vaccinati con una sola dose ha prodotto anticorpi, ed oltre il 90% ha sviluppato anticorpi con potere neutralizzante nei confronti del virus”.