Virus West Nile, ancora un decesso nel Lazio. Intensificata attività di sorveglianza sanitaria

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Ottavo decesso nel Lazio a causa del virus West Nile. Un uomo di 80 anni morto stamattina nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina. L’anziano era residente ad Aprilia e aveva patologie concomitanti. Nei giorni scorsi erano state segnalate altre due vittime nel Lazio e una in Calabria: sale dunque a 17 il bilancio dei morti in tutta Italia da inizio anno a causa del West Nile.

Continuano a salire anche i contagi, soprattutto nel Lazio e in Campania. Il numero delle infezioni totali sono oltre 170 dall’inizio dell’anno: gli ultimi casi riguardano una donna di Trento, appena rientrata in città dopo una vacanza, e una 72enne residente in provincia di Biella, che aveva altre patologie concomitanti. Entrambe sono state ricoverate in ospedale e le loro condizioni, dicono i medici, sono stabili. La 72enne di Biella, spiegano dall’azienda sanitaria locale, “pur nel suo quadro generale di fragilità e di necessità di assistenza, sta lentamente migliorando rispetto all’arrivo in ospedale e risponde ai trattamenti antivirali e di supporto erogati”.

Il Dipartimento di prevenzione dell’Azienda provinciale trentina per i servizi sanitari ricorda l‘importanza della diagnosi precoce e invita a recarsi dal proprio medico di famiglia se nei giorni successivi a una puntura di zanzara si avvertono sintomi come febbre, eruzioni cutanee o manifestazioni neurologiche.

Dopo l’incontro di ieri della Commissione Grandi Rischi, convocata dal Capo Dipartimento della Protezione Civile, sono stati valutati interventi di contrasto alla diffusione del principale vettore di contagio, rappresentato dalla zanzara Culex Pipiens e il potenziamento delle attività di sorveglianza sanitaria e della formazione ai medici di medicina generale sulla corretta valutazione delle febbri estive. È stata anche raccomandata una corretta informazione alla popolazione sulle misure utili a ridurre il rischio di puntura e, quindi, di trasmissione – coprire più parti del corpo possibile, soprattutto nelle ore serali e notturne, ed impiegare repellenti per le zanzare – e sui potenziali rischi legati al virus, chiarendo però come i casi più gravi siano nettamente minoritari rispetto alla maggior parte dei casi con decorso asintomatico.

Prendono il via intanto a Campobasso, a partire da domani, gli interventi per contrastare la diffusione del virus, recentemente riscontrato anche in Molise, nella provincia di Isernia. Gli interventi di disinfestazione riguarderanno principalmente parchi e giardini pubblici, luoghi di aggregazione, aree dove si svolgono eventi pubblici, zone adiacenti a strutture sanitarie frequentate da persone potenzialmente più esposte.