Stazionario il 15enne saltato dal ponte sull’Astico. Guarirà dopo il volo e le fratture

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Il torrente Astico meta di molti pescatori dopo la riapertura della stagione

Sono trascorse le prime 48 ore nella serata di ieri dopo il salvataggio dell’adolescente di 15 anni, caduto dal ponte sul torrente Astico sul confine tra i comuni di Zugliano e Lugo di Vicenza. Due giorni importanti, a livello clinico, per confermare che le condizioni di salute del ragazzo vicentino si sono stabilizzate, anche se rimane ricoverato nel reparto di rianimazione.

A preoccupare le numerose fratture riportate nel salto di 4/5 metri con atterraggio sul greto, in tratto dell’Astico con livello d’acqua di pochi centimetri. Essenziale l’accortezza di donna di Fara che, attraversando il ponte lunedì sera poco dopo le 22 in via Procche, è rimasta incuriosita dalla presenza di una mountain bike appoggiata alla struttura, fatto di per sè inconsueto.

Al salvataggio vero e proprio, dopo aver udito le urla di dolore provenienti da sotto il viadotto, ci hanno pensato gli agenti di polizia locale Ne.Vi., che hanno perlustrato subito la zona indicata, e una squadra di vigili del fuoco. Il 15enne non poteva muoversi, visti i danni riportati agli arti nella caduta verticale, affranto dal dolore e probabilmente già pentito del gesto volontario che aveva appena compiuto, pare in seguito a un litigio, uno dei tanti confronti a muso duro che ciascun adolescente affronta con le persone adulte nel proprio percorso di crescita, a volte spigoloso e disseminato di angoli da smussare.

Oltre alle contusioni assortite su tutto il corpo si sono riscontrate fratture di diversa entità a braccia e gambe, ricomposte in seguito a un intervento chirurgico. Salvo non previste complicazioni durante il ricovero, il minorenne che vive in un paese dell’area thienese si rimetterà dopo un percorso di riabilitazione ortopedica e fisioterapia, con il conforto proprio della famiglia. Scongiurati intanto danni ad organi vitali, in seguito agli accertamenti post ricovero, la priorità dopo il passaggio iniziale al pronto soccorso.

Un episodio a sè stante, senza precedenti analoghi, che potrà essere superato con la buona volontà di tutti, e il sostegno anche di persone specializzate nel dialogo con ragazzi/e di questa delicata fascia d’età. Da ricordare che la Regione Veneto, ad esempio, ha istituito da tempo il numero verde 800.334.343, spazio di ascolto a disposizione di chiunque si trovi in difficoltà, utile da contattare in momenti di fragilità emotiva o disagio, per concordare soluzioni possibili e diverse prospettive: una via d’uscita da momenti di crisi si può trovare, anche con l’aiuto di persone qualificate all’altro capo del telefono.