Manovra: depositati emendamenti su pensioni, enti locali e sicurezza

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Il governo ha depositato in commissione Bilancio al Senato un primo pacchetto di emendamenti alla Manovra, incluso quello sulle pensioni. Gli altri riguardano gli enti locali e la sicurezza.

Previsto un ristoro di 105,6 milioni di euro per il 2024 alle Regioni Valle d’Aosta, Friuli Venezia-Giulia e Sardegna e alle Province autonome di Trento e Bolzano per gli effetti dell’attuazione del primo modulo di riforma dell’Irpef. Per le altre regioni è invece previsto un ristoro di 100 milioni per il 2024 per coprire i maggiori costi determinati dall’aumento dei prezzi delle fonti energetiche del 2022 e 2023.

Escluse dalla stretta, prevista in Manovra per medici, dipendenti di enti locali, maestri e ufficiali giudiziari, le pensioni di vecchiaia ossia quelle a cui si accede con 67 anni di età. Saranno invece penalizzate quelle anticipate. Un emendamento precisa in ogni caso che non rientreranno nelle nuove disposizioni tutte le pensioni di coloro che maturano i requisiti entro il 2023.

Le modifiche all’articolo 33 della Manovra relative alle pensioni dei dipendenti pubblici, tra cui i medici, garantiscono “un sostanziale e complessivo equilibrio” dei conti. Lo si legge nella relazione tecnica allegata all’emendamento del governo, depositato in commissione Bilancio al Senato. La relazione si sofferma sul rapporto debito/Pil spiegando che “il complessivo intervento conferma gli andamenti a legislazione vigente in merito al grado di sostenibilità delle finanze pubbliche e del debito pubblico e dei relativi indicatori”.

Alcune delle misure prevedono un fondo con 32 milioni per il biennio 2024-2025 e 42 milioni di euro annui dal 2026 per l’incremento delle risorse destinate ai trattamenti economici accessori del comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico. Risorse per 38,3 milioni di euro annui dal 2024 al 2026 al personale delle Forze di polizia, delle Forze armate e del Corpo dei vigili del fuoco per la stipula di polizze assicurative per la copertura sanitaria e infortunistica complementare e integrativa.

Viene estesa anche al 2025 e 2026 la cumulabilità delle agevolazioni fiscali per interventi di risparmio energetico con i contributi regionali, già prevista per il 2023 e 2024.

Qualche giorno in più di tempo richiede invece l’emendamento sugli investimenti sui territori e sul Ponte sullo Stretto di Messina, che potrebbe essere inviato a Palazzo Madama lunedì. Si sta valutando se presentarlo a firma del governo o eventualmente dei relatori.