Esplorare il Vicentino – Monte Toraro e Forte Campomolon

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foto montagnando.it

Salendo sui vicini monti Toraro e Campomolon, al confine tra la provincia di Vicenza e quella di Trento, si trovano alcune rovine, secolari o meno, che come gli occhi stanchi di un vecchio posano  sull’orizzonte.

I profili di queste cime sono dolci, quali grandi cupole di terra e roccia e sebbene non presentino quote elevate (il Toraro 1897m, il Campomolon 1853m) da esse si gode un panorama a 360 gradi essendo situate a cavallo tra gli altopiani di Tonezza e quello dei Fiorentini.

Durante la Grande Guerra i monti Toraro e Campomolon si trovavano sul confine italo-austriaco, ragion per cui vennero edificate delle opere militari su queste cime, comprese nello sbarramento Agno-Assa; sulla vetta del Campomolon si decise di costruire un forte, mentre sul Toraro vennero posizionate delle batterie d’artiglieria di supporto al Forte Campomolon.

La presenza del Forte Campomolon non ebbe grande importanza durante la sua breve vita: infatti la sua realizzazione non venne nemmeno completata a causa della mancanza delle cupole d’acciaio da porre sulla parte superiore della struttura. In breve tempo l’opera venne colpita da un tiro austroungarico e gravemente danneggiata.

L’abbandono definitivo avvenne agli albori della Strafexpedition, quando gli italiani fecero saltare il forte per non farlo cadere in mano nemica. Nell’esplosione venne coinvolto l’Ing. Ferrario che ne restò vittima; una targa posta su un muro del forte lo ricorda.

Ma l’importanza militare di queste cime, in particolare del Monte Toraro, non si esaurì con la Prima Guerra Mondiale: durante la Guerra Fredda sull’ampio pianoro sommitale del Toraro era posta l’area controllo della vicina area di lancio missilistica di Base Tuono a Passo Coe, già in territorio trentino.

La strada asfaltata che sale alla cima e i piazzali che lassù si trovano risalgono proprio alla struttura costruita per il controllo della NATO. Tre esemplari di missili radiocomandati si trovano ancora nella Base Tuono, ora trasformata in museo, a testimonianza delle tragedie sfiorate. Le opere che erano collocate sulla sommità del Toraro come le caserme, i vari depositi e l’antenna radio vennero smantellate alla fine degli anni Ottanta e ora non si trova più nulla di ciò. Per ulteriori informazioni si rimanda al sito di Base Tuono http://www.basetuono.it/index.html

Un’escursione alle cime dei monti Toraro e Campomolon regala la bellezza di splendidi panorami sulle Prealpi Vicentine e i monti trentini con la facilità di accesso e salita che la rende adatta a tutti. Si può partire dal Rifugio Rumor e dirigersi prima verso il Toraro: dopo aver percorso una prima mulattiera di guerra ci si collega alla strada asfaltata che porta alla cima in circa mezz’ora complessiva.

Sul cocuzzolo più alto, tra alcune trincee, è posta una piccola croce. La cosa più significativa è come già detto il panorama che si contempla da qui.

Per scendere conviene seguire il sentiero che porta al Valico di Valbona. Da qui facilmente si prende la strada sterrata di fronte che passando per Forcella Molon conduce in poco tempo al Forte Campomolon. Molto suggestiva è la galleria a ferro di cavallo che protegge un tornante della strada. Più sopra si può visitare anche la parte inferiore del forte che è stato in parte recuperato.

Nei pressi della cima si trova anche una vecchia seggiovia ora non più funzionante che sale dalla località delle Fratte. Questo itinerario è facilmente percorribile anche d’inverno, magari con ciaspole o con sci se le condizioni li richiedono.

Ovviamente esistono altre vie che si possono percorrere per raggiungere le cime dei monti Toraro e Campomolon: per il primo si può salire da Laghi per la Val Scarabozza e Malga Campo Azzaron o per Malga Zolle, per il secondo dal Rifugio Melegnon per la Bocchetta degli Alpini oppure da Tonezza per la Valle Barbarena Bastarda. Naturalmente i tempi di percorrenza si allungano anche di molto.