I Colli Alti del Monte Grappa

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La località dei Colli Alti del Massiccio del Grappa si colloca su un rilievo sospeso sulla Valbrenta, dove le sue pendici calano ripidamente con balze rocciose.

I Colli Alti sono un luogo piuttosto ameno, caratterizzato da dolci pendii erbosi dai quali si gode di ampi panorami e sono quindi un luogo ideale per delle passeggiate tranquille. La zona è esposta nella parte più occidentale del Monte Grappa e si raggiunge salendo per la Strada Cadorna fino a Campo Solagna; da qui, deviando a sinistra, si imbocca la strada di accesso ai Colli Alti.

Seguendo il sentiero 940 si inizia la salita verso il folto gruppo di case che costituiscono il Villaggio del Sole, il quale si abbandona presto per proseguire lungo una strada sterrata che taglia le pendici del Col del Gallo e del Col delle Capre. Da qui comincia a svelarsi il percorso che aspetta l’escursionista, caratterizzato da una successione di ampi cocuzzoli. Qui le superfici sono sfruttate in parte per il pascolo e in parte a bosco, ma oramai è l’interesse turistico a prevalere, cosicché si incontrano diverse baite ora adibite a case vacanze di montagna.

L’itinerario segue la dorsale dei monti, toccando il Col Raniero e il Col Fagheron; da quest’ultimo, con una breve deviazione si può raggiungere l’Albergo San Giovanni nei pressi del quale si trova la piccola Chiesetta di San Giovanni dalla quale si nota la cima del Monte Grappa con il suo imponente ossario.

Il tratto successivo è costituito da splendidi scorci sul Fiume Brenta che scorre incassato tra i versanti dei Colli Alti e quelli dell’Altopiano dei Sette Comuni, mentre verso sud si distingue chiaramente il Ponte degli Alpini di Bassano. Con una breve salita si raggiunge il Col Fenilon sul quale è posta una croce: questo è un ottimo punto da cui ammirare il Massiccio del Grappa e le non troppo lontane Pale di San Martino e il gruppo di Cima d’Asta.

Lungo la discesa del Col Fenilon si incontra il Rifugio Alpe Madre, dal quale con un ultimo breve pendio si sale al Col Moschin, luogo di importanza storica perché durante il 1918 fu teatro di un violento scontro tra l’esercito italiano e quello austriaco, che vide gli italiani riconquistare il caposaldo del Col Moschin. A ricordo di quella battaglia venne posta in seguito una colonna di granito sulla cima del monte.

Per il ritorno vale la pena proseguire per la Strada delle Penise, che da Casa Gennari conduce poco distante da Campo Solagna. La mulattiera è così chiamata per le pendici lungo la quale si sviluppa, seguendo le pieghe del monte e rimanendo quasi pianeggiante, più bassa rispetto alla via dell’andata di circa 200 metri di dislivello. Anche qui si incontrano diverse casere e in alcuni punti la strada è ricavata direttamente dalla roccia. Lungo il percorso si notano ancor meglio le impressionanti pareti di roccia che precipitano nella valle sottostante.

È da notare che alla Strada delle Penise si collegano almeno quattro sentieri che salgono da San Nazario e Solagna in Valbrenta e costituiscono delle vie alternative di accesso ai Colli Alti.

L’itinerario così descritto consta di una decina di chilometri e circa 300 metri di dislivello e raggiunge la quota massima di 1327m con la cima del Col Fenilon. Eventualmente si può accorciare proseguendo in auto fino all’Albergo San Giovanni e da qui in un paio di chilometri si raggiungono il Col Fenilon e il Col Moschin. Il percorso è anche adatto alle mountain bike e alle carrozzine. Infine nei pressi dell’Albergo San Giovanni è possibile visitare il piccolo museo 1915-1918 “Roberto Favero” e la Trincea di San Giovanni.