Il Monte della Cengia a Barbarano Vicentino

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Il Monte della Cengia è sicuramente uno dei punti più spettacolari dal quale godere del panorama sui Colli Euganei e la vasta pianura veneta, essendo una delle maggiori elevazioni della Riviera Berica.

Un altro luogo affascinante che si incontra lungo l’ascesa alla cima è quello della necropoli rupestre, con una serie di tombe antiche scavate direttamente nella roccia.

Punto di partenza ideale è Barbarano Vicentino, posto in un’insenatura di colli con una ricca presenza di vigneti. Imboccata Via San Martino si devia lungo la salita di Via Cognola dove, nei pressi di un tornante e di un capitello, ha inizio il sentiero 75 diretto alla sommità del Monte della Cengia.

Il sentiero sale piuttosto deciso con diversi tornanti all’interno di un bosco termofilo, dove ogni tanto vi è qualche piccola apertura che consente di apprezzare il paese dall’alto.

In breve si giunge alla zona della necropoli rupestre, dove affiora la roccia calcarea. Qui si trovano sei fosse a pianta rettangolare ricavate da scavi nella pietra, con la presenza di un gradino roccioso dove verosimilmente veniva adagiato il capo del sepolto. Purtroppo non si conosce molto di queste sepolture, già violate in tempi remoti, ma dovrebbero risalire tra il IV e il VI secolo dopo Cristo.

Non sono le uniche sepolture rupestri che si trovano sui Colli Berici, in quanto ve ne sono alcune nei pressi di Alonte e di Lumignano.

Proseguendo la salita, con una breve deviazione, si raggiunge la Banca, un piccolo rudere in pietra utilizzato in passato come romitorio, del quale oggi sopravvivono solo parte delle mura esterne e un piccolo locale scavato nella roccia.

Il sentiero si collega ad una stradella sterrata fra alcuni ulivi; da qui si tiene la destra, affrontando una seconda salita erta su strada cementata. Quando essa termina si continua lungo il bel sentiero che giunge alla base della larga cengia da cui prende il nome il monte: si tratta di una falesia frequentata anche da chi arrampica. La si costeggia interamente per poi salire gli ultimi metri di dislivello fino alla cima, costituita da un cocuzzolo roccioso dal quale si gode di uno splendido panorama sul basso vicentino e gli Euganei. Dalla parte opposta della valletta sottostante si eleva il Monte Tondo, altro punto di interesse che si collega facilmente per un itinerario ad anello.

Lasciata la cima del Monte della Cengia si segue la larga dorsale collinare fino ad una chiesa e un paio di grandi antenne all’interno di una zona militare. Da qui si scende a sinistra fino alla località Scudeleta. Se si continua fino ad un capitello si può seguire il sentiero che conduce al Monte Tondo sopra a Villaga, zona che conserva alcune postazioni risalenti alla Grande Guerra. Non molto lontano vi è anche l’Eremo di San Donato, uno dei luoghi più suggestivi di tutti i Colli Berici.

Per scendere nuovamente a Barbarano conviene seguire lo spigolo del Monte Tondo, ricco di cipressi. Qui un sentiero con ampi tornanti conduce all’altezza di due eleganti edifici, Villa Carampin e Villa Godi Marinoni detta “Il Castello”, dalle quali in breve si conclude l’itinerario.

Questo percorso è adatto a tutti, essendo di circa 10 chilometri e 400 metri di dislivello; i periodi ideali sono la primavera e l’autunno.