Vicenza e Monte Berico

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Dal balcone panoramico di Monte Berico si osserva gran parte del territorio vicentino, con i suoi monti che lo cingono a settentrione: a est il Grappa, poi seguendo il corso del sole si trovano l’ampio Altopiano dei Sette Comuni, la piramide del Summano, il Novegno e infine i picchi rocciosi delle Piccole Dolomiti. Più a sud poi i monti digradano nei dolci profili collinari fino alla pianura delle risorgive, mentre verso la Lessinia l’orografia si articola nelle vallate della Leogra, dell’Agno e del Chiampo.

La città di Vicenza, gioiello d’arte e architettura, si estende in un dedalo di mura, vicoli, ponti tra il corso del Bacchiglione e questo lembo di Colli Berici; è qui che si apprezza il titolo di capoluogo attribuitovi per la provincia.

Per esplorare Vicenza non basta di certo una giornata, ma con una passeggiata si possono scoprire le diverse facce della città: non solo arte, ma anche natura, lavoro, socialità e le loro problematiche. Un punto speciale è sicuramente la vista dal Piazzale della Vittoria di Monte Berico: da qui si ammira l’intera città dall’alto e si può visitare il Santuario della Madonna di Monte Berico, piuttosto imponente e visibile anche da lunghe distanze. L’origine dell’edificio è dovuta alle apparizioni della Madonna su questo colle che furono promotrici della costruzione di una chiesetta nel XV secolo. Da allora seguirono diversi ampliamenti che portarono all’aspetto attuale.

Proseguendo lungo la strada che segue la dorsale si raggiunge in breve il Colle Ambellicopoli dove sorge Villa Guiccioli, sede del Museo del Risorgimento e della Resistenza. Il parco della villa è visitabile liberamente: vi si trovano alcuni cannoni all’ingresso, mentre nella zona retrostante un giardino accoglie diverse piante di grandi dimensioni, tra cui una zelcova (Zelkova carpinifolia) monumentale.

Da qui un bel sentiero con molti scalini scende nel bosco e permette di raggiungere l’Oasi naturalistica della Valletta del Silenzio, un piccolo parco arboreo posto in posizione tranquilla nelle campagne, a due passi dalla città.

Una volta superata l’oasi si giunge all’ingresso di una delle ville più famose al mondo, Villa Capra detta La Rotonda, sicuramente l’opera più nota del Palladio. Eleganza e perfezione si fondono insieme e ogni particolare è curato nei dettagli, dalle forme, all’esposizione, all’illuminazione.

Si prosegue su Stradella Valmarana, delimitata da edifici signorili e che conduce ad un’altra villa degna di nota, ovvero Villa Valmarana ai Nani. Quest’ultima è conosciuta per i mirabili affreschi di Gianbattista Tiepolo e prende il nome dalle statue dei nani che si trovano sulle mura che delimitano la proprietà.

Poco più avanti si scende velocemente alla città con la lunga scalinata che conduce all’Arco delle Scalette e quindi al quartiere Santa Caterina.

Piazza dei Signori, cuore del centro storico, si raggiunge superando uno dei ponti sul Retrone. La Basilica Palladiana è il fulcro della piazza e altro edificio di rinomata bellezza che ha contribuito a inserire Vicenza nel patrimonio UNESCO. Molti altri edifici, dal Teatro Olimpico a Palazzo Chiericati, da numerose chiese alla cattedrale si possono ammirare perdendosi tra le vie della città.

Altri punti di interesse che si possono collegare per un’escursione cittadina sono il bel Parco Querini con il caratteristico tempietto, i Giardini Salvi dove vi si trova la Loggia Valmarana, altra opera del Palladio, e le mura scaligere.

Poco lontano si attraversa Campo Marzo per risalire a Monte Berico lungo i caratteristici portici.

Le vie, gli edifici antichi, le viste trasmettono emozioni. Vicenza è senz’altro una città da visitare almeno una volta nella vita.