Edifici in alta classe energetica – l’importanza delle fondazioni

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Vi parleremo oggi del primo elemento da cui si parte per costruire un’abitazione energeticamente efficiente: le fondazioni. Sono l’inizio di tutte i lavori e rendono stabile e sicuro un edificio. Prendiamo sempre il caso dell’edificio scledense di cui L’Eco Energetico sta seguendo la costruzione. Grazie al lavoro dell’impresa Corte Costruzioni, durato circa due mesi, si è riusciti con successo a costruire il piano interrato.

Il geologo, incaricato dell’analisi del sito, ha riscontrato un terreno ghiaioso, e per questo le fondazioni realizzate sono state di due tipi: a platea nella parte relativa al fabbricato; questo particolare tipo di fondazione possiamo paragonarla ad una piastra che sta sotto tutto l’edificio per conferirgli più rigidità possibile ed evitare cedimenti differenziati. Nella parte sotto lo scivolo e il tunnel che dà nei garage invece sono state utilizzate fondazioni continue, collegate alla platea, relative ai muri perimetrali a confine.

Altre questioni che devono essere risolte per costruire un’abitazione a risparmio energetico sono la coibentazione del volume riscaldato, il problema dell’umidità di risalita, la stabilità strutturale e le finiture esterne. Perché anche l’occhio vuole la sua parte.

Avendo eseguito una fondazione a platea, ed inoltre essendo il terreno composto da ghiaia, non si è ritenuto indispensabile impermeabilizzare le fondazioni” spiega il geometra Giorgio Pagliosa che ha seguito la costruzione.

Sulle fondamenta si collega il piano interrato, che non fa parte del volume riscaldato e può provocare problemi d’umidità, se i muri del piano terra e il solaio interpiano non vengono ben isolati, evitando ponti termici. Proprio per questo motivo, le pareti contro terra sono un punto estremamente importante, da non trascurare. Il muro contro terra, dello spessore di 30 centimetri, è stato quindi stato realizzato in due modi.

Il primo – metodo tradizionale – è stato fatto dov’era possibile eseguire lo scavo e lavorare in completa sicurezza. Si è eseguito un muro in calcestruzzo armato, impermeabilizzato nella parte esterna (quella contro terra) prima con guaina applicata a fiamma e poi con una membrana Delta-MS bugnata, che fa da barriera all’umidità ascendente, e garantisce una ventilazione per l’eliminazione del Gas Radon. Il secondo metodo usato per evitare cedimenti del terreno o destabilizzare le case attorno, è molto più veloce e con una migliore finitura esterna. Si è dovuto scavare verticalmente a confine procedendo per piccole porzioni alla volta, e posando immediatamente contro terra uno speciale cassero prefabbricato, costituito da due lastre parallele accoppiate, e riempite subito con getto in calcestruzzo. In questo caso per evitare problemi di umidità, le lastre sono state prima trattate con doppia mano di cemento osmotico per renderle impermeabili.

Un altro aspetto molto interessante riguarda il solaio interpiano, costruito con lastre prefabbricate di tipo predalles. I suoi aspetti positivi sono una posa semplice e veloce ma con un’ottima resistenza, grazie alla sua struttura mista in cemento armato con travetti alternati a blocchi in polistirene espanso. Questa sua composizione permette di isolare ma soprattutto di dare leggerezza alla struttura. Inoltre la piastra sottostante in calcestruzzo rende le lastre predalles particolarmente indicate a resistere al fuoco (REI 60 e 120) come prevede il D.M. 16.02.2007.

Esternamente è stato rifinito poi con una guaina isolante per la tenuta all’acqua, e una pavimentazione molto particolare, fatta con calcestruzzo stampato e rifinito con una pellicola di resina, che gli dà un effetto realistico di piastrelle.

La disposizione degli spazi dell’interrato è infine molto pratica, con garage grandi ed agevoli. Qui si trova anche la centrale degli impianti che è il cuore che dà vita alla casa Eco Energetica, ma di questo parleremo più avanti.