Edifici in alta classe energetica – L’impianto di riscaldamento

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Dopo tante descrizioni riguardanti la progettazione, la costruzione e l’impianto fotovoltaico di un edificio in alta classe energetica parliamo finalmente dell’impianto di riscaldamento. La parte principale, che dà vita al nostro edificio in classe A4.

Inizio oggi dunque a parlarvi del riscaldamento a pavimento, installato dall’azienda Corradin Impianti. Comunemente parliamo di riscaldamento durante l’inverno e condizionamento d’estate, sarebbe invece più corretto riferirsi a climatizzazione invernale ed estiva, in quanto ci stiamo riferendo alla variazione di temperatura dell’aria all’interno dell’edificio.

L’impianto a pavimento lo troviamo su tutti i piani. Più nello specifico, nell’interrato è presente solo nella parte delle stanze e dei bagni di 20 e 23 metri quadrati per un totale di 45 metri quadrati appartenenti ai rispettivi uffici. Al piano terra lo troviamo su tutte le stanze con una superficie per ufficio di 70 metri quadrati, mentre al piano primo abbiamo una superficie riscaldata di 65 metri quadri per appartamento. L’installazione dell’impianto è stata fatta nel modo tradizionale, ovvero nel modo in cui è nato il riscaldamento a pavimento.

Partendo dal solaio al grezzo troviamo l’isolante XPS a spessori variabili: piano interrato 10 cm, piano terra sopra a locale non riscaldato 8 cm, e piano primo 5 cm su locale riscaldato; un foglio di nylon che fa da contenitore per l’intero impianto con massetto finito; rete elettrosaldata di maglia 10×10 dove vengono ancorati con delle clip i tubi dell’impianto a pavimento. Questi tubi di diametro 17 mm sono posati con una distanza tra loro di 10 cm. A ricoprire il tutto è stato posato un massetto fluidificato, in modo da eliminare ogni piccola intercapedine tra i tubi e la rete.

La scelta dell’impresa di installare in questa maniera l’impianto a pavimento è dovuta per una scelta pratica di costruzione, ma anche perché fornisce un clima più sano e gradevole negli ambienti, senza generare polveri. E non pensate che questo tipo di riscaldamento faccia male alla circolazione, perché gli impianti moderni hanno una temperatura dell’acqua che circola molto più bassa.

Ma tornando al nostro impianto, il suo funzionamento è basato su due pompe di calore di tipo Aria-Acqua reversibili, ovvero producono sia acqua calda per l’inverno, sia meno calda per il condizionamento estivo. Ognuna delle due pompe è da 10 kw modulabili, ovvero che possono consumare da un minimo di 2 kw a un massimo di 20 kw. Queste soddisfano sia la produzione d’acqua calda sanitaria che il funzionamento dell’intero impianto a pavimento.

Per capire meglio però bisogna entrare nel dettaglio parlando in quantità. Dobbiamo pensare al nostro edificio come un corpo umano, dove le pompe di calore corrispondono al cuore e i tubi dell’impianto sono le vene che portano ossigeno, e nel caso di un edificio calore all’intero corpo. Dunque per ogni metro quadrato di superficie dell’impianto troviamo 10 metri di tubo. Perciò, sapendo che l’impianto di riscaldamento a pavimento comprende un totale di 180 metri quadrati, abbiamo circa 1800 metri di tubo che portano acqua in tutte le stanze. Come quantità di acqua, troviamo per ogni metro di tubo 0.17 litri, quindi per gli 1,8 chilometri dell’intera rete circolano 306 litri di acqua.

Per riscaldare tutta quest’acqua le due pompe intrappolano al loro interno il calore presente all’esterno, e per conduzione scaldano sia l’acqua per l’impianto di climatizzazione a pavimento sia il serbatoio da 1000 litri per l’acqua sanitaria.

Questa riserve d’acqua possono sembrare eccessive per due appartamenti e due uffici, ma il motivo è presto chiarito. Le pompe di calore riescono a scaldare l’acqua fino a un massimo di circa 50°, quindi per avere costantemente acqua calda a sufficienza occorre molto più tempo rispetto a una tipica caldaia. Il vantaggio delle pompe di calore sta nell’uso della sola elettricità prodotta dall’impianto fotovoltaico. Inoltre sono adattabili per ogni situazione interna ed esterna.

Vista la parte dell’impianto per quanto riguarda la climatizzazione invernale, mancherebbe quella estiva, ma ve ne parlerò nel prossimo articolo con maggior chiarimenti anche sulla manutenzione del nostro efficiente impianto di climatizzazione e de-umidificazione.