San Giorgio di Perlena il paese dell’iris: il piccolo centro sta fiorendo

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Nicola Luigi Michelon fra la sua collezione di iris durante la fioritura 2016

Sta iniziando a San Giorgio di Perlena la fioritura degli iris, attesa da tanti dopo che angoli delle strade e siepi hanno accolto nell’autunno scorso tanti rizomi che ora si preparano a germogliare in tutta la loro bellezza, con forme e colori diversi. Si perché sono tanti i cittadini che hanno accolto l’idea di fare di San Giorgio (frazione di Fara Vicentino) il “paese dell’iris”.

A lanciare l’idea, un appassionato, Nicola Luigi Michelon, che abita a Thiene ma a San Giorgio ha il cuore e la sua collezione di questi bellissimi fiori, costruita di anno in anno acquistando e scambiando varietà con tutto il mondo. Il padre è nato in località Cartela e nel terreno di famiglia Nicola, che di lavoro fa lo psicoterapeuta, ha anno dopo anno dato vita alla sua collezione, che quando è in fiore è visibile da lontano: sono 500 le varietà di iris barbata coltivate nel suo terreno. “Le mie origini sono di San Giorgio perché qui è nato mio padre, la collina per le sue caratteristiche poi si presta bene a diventare il paese dell’iris” racconta.

Il suo progetto è semplice ma ambizioso: piantare rizomi di iris negli spazi pubblici e privati, facendo così della frazione un paese in fiore – che potrebbe rendere attrattive dal punto di vista anche turistico e culturale queste splendide colline – ed arrivare, nel giro di qualche anno, a fare di San Giorgio – primo in Italia – il paese dell’iris. L’amministrazione di Fara Vicentino non sembra aver colto però la portata della proposta, nonostante non richiedesse esborsi dalle casse comunali, visto che i vivaisti specializzati in Italia erano disponibili a mettere a disposizione i rizomi e che lo stesso Michelon avrebbe ben volentieri provveduto alla piantumazione. Purtroppo le amministrazioni comunali spesso son più propense a vedere gli ostacoli che a cogliere le opportunità (anche per il tessuto economico della zona, che a parte ospitare la sede centrale della Banca di Credito Cooperativo San Giorgio Quinto Valle Agno e un paio di trattorie, oggi non ha altre opportunità di sviluppo). I cittadini però hanno deciso di dare gambe autonomamente a questo progetto e in duecento hanno partecipato lo scorso anno a una raccolta firme in favore del progetto. In molti poi hanno messo a disposizione gli angoli dei loro giardini.

“Le iris sono offerte da me e dai più grandi coltivatori di iris in Italia, Augusto Bianco e Daniele Bilancioni, e lo scorso autunno abbiamo già piantato circa 400 iris in paese… E ora le prime piante stanno fiorendo!” racconta Michelon. “Devo ringraziare davvero sinceramente tutti i paesani che hanno dato una commovente collaborazione e risposta al progetto di valorizzare e trasformare la frazione di San Giorgio nel primo paese dell’iris in Italia. Grazie anche a quella che io chiamo ottusa lungimiranza politica dell’amministrazione comunale, di sindaco e vice sindaco, che, dopo ripetuti, formali ed informali, tentativi di contatto, i primi ancora a giugno 2015, non si sono ancora degnati di darmi una risposta. Nell’ottobre scorso infatti ho fatto protocollare in municipio il progetto vero e proprio, che in sintesi prevede che vi sia almeno una iris in ogni casa, con l’offerta e la piantagione gratuite a richiesta di rizomi di iris in ogni spazio privato e pubblico disponibili nel paese, nonché una festa dell’iris da tenere la prima domenica di maggio con partecipazione di tanti espositori. Il mio progetto prevede poi un concorso a premi anche fotografico della iris più bella. Il tutto senza alcun onere economico da parte dell’amministrazione comunale”.

“Possiamo dare al territorio collinare ed a tutta la pedemontana vicentina una nuova valorizzazione anche economica ed un nuovo interesse paesaggistico” aggiunge Michelon, che però si scusa “con tutte le persone che, per questioni climatiche, non hanno visto esaudita la loro richiesta di iris: prometto che dal settembre prossimo riprenderemo la campagna di piantagione. Intanto attendiamo tutti in questi giorni la prima fioritura collettiva”.