Il Vicentino nella morsa delle Pm10: in città no al pellet e in pianura soglia di allerta

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Il cielo di stamane nella zona della Pedemontana.

I livelli di inquinamento si alzano e a Vicenza si è sforata per sei giorni consecutivi la soglia di tolleranza. Lo ha rilevato nei giorni scorsi l’Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale nel consueto bollettino, evidenziando come gli agglomerati di Pm10 in tutto il Veneto sostino ben oltre il limite giornaliero in questo periodo invernale. Livello di allerta 1 per il capoluogo berico – va peggio a Padova, dove i superamenti ammontano a dieci e la situazione di criticità risulta più marcata – ma è in generale tutto il territorio pianeggiante a soffrirne, come si può notare chiaramente anche a occhio nudo alzando lo sguardo al cielo.

Intanto nel capoluogo berico il sindaco Variati emana un’ordinanza di divieto all’uso di apparecchiature per il riscaldamento domestico alimentate dai derivati del legno e pellet particolarmente inquinanti (classe inferiore a tre stelle), utilizzabili solo se fonte esclusiva di calore, fino al cessare dell’allerta. E il consueto – in circostanze analoghe – divieto di circolazione delle autovetture potrebbe estendersi per la prima volta fino alla categoria Euro 3 nel corso del fine settimana, qualora il riscontro sui superamenti (consecutivi) della soglia oltrepassasse i dieci giorni.

Vento e pioggia i principali aiuti richiesti al meteo o alla provvidenza ma almeno fino a domani non sono previste condizioni favorevoli alla dispersione degli inquinanti. Il “tempo” si manterrà stabile, senza precipitazioni, con una ventilazione debole. La situazione potrebbe cambiare, in compenso, da giovedì e in vista del primo week end di febbraio. Intanto in città si mira alla prevenzione cercando di ridurre la concentrazione di inquinanti nell’atmosfera, con un decreto che vincola all’uso di impianti termici alimentati a gas metano o gpl – qualora presenti – in alternativa al riscaldamento a biomassa legnosa (pellet compreso). L’ordinanza, in vigore da oggi, perderà di efficacia il 15 aprile salvo il rientro nei parametri di sicurezza delle PM10 (livello verde). In questi giorni buona parte del Vicentino rientra nel livello intermedio arancione.

Nella giornata di oggi il concentrato più alto di Pm10 si registra nella zona pianeggiante tra Dueville e Sandrigo, e salendo verso il Nord Est della provincia verso i territori di Tezze sul Brenta e Rosà, dove i valori rilevati dalle centraline oltre passano gli 80 µg/m3. Il limite normativo va ricordato è 50 µg/m3. La restante parte della provincia, nel capoluogo e hinterland così come nel Basso e Altovicentino – con esclusione delle zona pedemontane – si assesta oltre la soglia limite ma sotto la “zona rossa”. Domani l’Arpav Veneto diramerà un nuovo report.

La mappatura del Vicentino dal sito Arpav