Esplorare il Vicentino – Valle Santa Felicita, monte Asolone e cima Grappa

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Il Monte Grappa è il primo massiccio che si incontra nella provincia di Vicenza a partire da est. Di ciò che successe lassù più di un secolo fa è rimasto un imponente ossario, che si riesce a distinguere dalla pianura quando gli ultimi raggi della giornata vengono riflessi dalla pietra chiara con cui è costruito. Nei luoghi del fronte rimangono i solchi delle vecchie trincee e le gallerie scavate nella roccia.

La cima del Grappa si può raggiungere facilmente in auto attraverso le strade ricavate sui suoi versanti, come la “Cadorna” che sale da Romano d’Ezzelino; ma esistono molti sentieri che permettono di congiungere la pianura con la montagna passando attraverso boschi, pascoli e notevoli punti panoramici.

Un bell’itinerario di ragguardevole lunghezza consiste nel partire dalla piccola Valle S. Felicita situata nel comune di Romano d’Ezzelino per salire al piccolo pianoro che da Campo Solagna si prolunga fino al Col Moschin e al Col Caprile sopra il Canale del Brenta, per poi seguire la dorsale del Monte Asolone fino a Cima Grappa.

Nella seconda metà del percorso si viene a camminare proprio dove un tempo era situata la prima linea del fronte e si combatterono aspre battaglie.

Il punto di partenza è la tranquilla Valle S. Felicita, che si raggiunge superando il centro di Romano d’Ezzelino e puntando al profondo intaglio vallivo già ben visibile dal strada della Valsugana. Qui è presente un ampio parcheggio dove si può lasciare l’auto. Ci si incammina nella valle percorrendola tutta: ai nostri lati si trovano ripidi pendii boscati sui quali salgono diversi sentieri che si tralasciano. Più avanti si incontra anche una palestra di roccia e qui il luogo si fa ancor più bello perché si è immersi del tutto nella natura. Si percorre tutta la valle prendendo inizialmente il sentiero dell’Alta Via n. 8 degli Eroi, salendo con piacevoli tornanti fino a rimontarla completamente, per seguire nel bosco prima il sentiero 970 e poi al bivio il 960.

Attraversato un tratto di strada non troppo lungo, si cominciano a solcare i primi pascoli per strade sterrate; passate alcune malghe, si punta al cocuzzolo erboso del Monte Fagheron, il quale si raggiunge in breve tempo. Il cammino ora si fa più aperto e panoramico, ci si trova su una piccola dorsale di colli al limite del massiccio del Grappa dove alla nostra destra, più di mille metri più in basso, si trova il Canale del Brenta. Il percorso è piacevole essendo tutto un leggero saliscendi con ampie vedute sul vicino Altopiano di Asiago.

Il secondo colle che si raggiunge è il Fenilon dove è situata una croce e poco sotto il Rifugio Alpe Madre che può essere un valido punto d’appoggio. Da qui si continua sempre lungo la dorsale alternando tratti di bosco a spazi aperti toccando il Col Caprile e il Col del Finestron.

Il Finestron si può raggiungere anche in auto, quindi per chi volesse accorciare l’escursione partendo da qui è possibile farlo. Da questo punto infatti inizia la dorsale che porta direttamente a Cima Grappa: di sicuro questo è uno dei tratti più significativi di questa escursione, sia per i panorami che per la storia.

La prima elevazione che si sale è il Col della Berretta, sul quale è posto un cippo a memoria dei fatti d’armi qui avvenuti. Già da qui si nota la verde cresta che tra breve si percorrerà puntando alla cima più alta di questa dorsale, il Monte Asolone. Per giungere alla croce di vetta si attraversano dei pascoli dove è facile incontrare le vacche che ruminano tranquille. Spesso si notano delle doline, piccoli avvallamenti circolari, che sono da ricondurre alla natura carsica del massiccio.

Dall’Asolone si scende di poco per risalire gli ultimi metri di dislivello giungendo in poco tempo direttamente all’Ossario di Cima Grappa. La vista che si gode da qui è spettacolare. Una sosta al Rifugio Bassano è più che meritata. Se non amate il traffico è meglio evitare di salire alla cima nelle belle giornate dei fine settimana.

Per tornare a Valle S. Felicita esistono due possibilità: o si segue l’Alta Via degli Eroi, oppure si scende attraverso un bel sentiero per la località Campo Croce e poi per i tornanti della Val Colombera con il sentiero 100.

Nel complesso si tratta di un’escursione di considerevole lunghezza, che percorre sentieri non troppo frequentati eccettuati i luoghi più comodi raggiungibili in auto, e che dà soddisfazione.